Forze dell'ordine / L’operazione

Fiume di droga in Trentino, sgominata un’organizzazione criminale: oltre 2.000 cessioni di stupefacenti

L'indagine ha portato all'esecuzione di 34 misure cautelari sul territorio provinciale e al sequestro di stupefacenti per un valore stimato di oltre 160mila euro, assieme a un appartamento e diversi beni di lusso (tra cui orologi e vini pregiati). Arresti e perquisizioni sono state effettuate anche nel corso dell'ultima notte e nella mattina di oggi, 9 ottobre. Individuati 150 acquirenti

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TRENTO. Un'organizzazione criminale gestita da italiani e albanesi e dedita al traffico di droga, all'approvvigionamento di stupefacenti per lo smercio al dettaglio e al controllo delle piazze di Trento, Rovereto e Riva del Garda. È quanto scoperto nel corso di un'investigazione effettuata dal Commissariato di polizia e dai carabinieri di Riva del Garda, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Trento e della Procura di Rovereto.

L'indagine ha portato all'esecuzione di 34 misure cautelari sul territorio provinciale e al sequestro di stupefacenti per un valore stimato di oltre 160mila euro, assieme a un appartamento e diversi beni di lusso (tra cui orologi e vini pregiati). Arresti e perquisizioni sono state effettuate anche nel corso dell'ultima notte e nella mattina di oggi, 9 ottobre. Le indagini sono partite da alcuni casi di spaccio avvenuti a Riva del Garda nella primavera del 2022.

"Sulle iniziali 33 misure cautelari, 14 sono in carcere (di cui nove per arresti in flagranza di reato e due nell'ambito delle investigazioni), otto ai domiciliari e undici obblighi di dimora nel comune di residenza. Abbiamo accertato oltre duemila cessioni di stupefacenti, con l'individuazione di 150 acquirenti, e intercettato quattro carichi, per 700 grammi di cocaina, quattro chilogrammi di hashish, 100 grammi di marijuana. Nelle perquisizioni di questa mattina abbiamo sequestrato altri stupefacenti, assieme a 11.315 euro in contanti", ha spiegato il vicequestore Raffaele Federici. La polizia ha inoltre individuato i canali di approvvigionamento, attraverso contatti in provincia di Napoli e in Liguria.

"L'associazione criminale - ha specificato Federici - era strutturata e si serviva anche di un'attività commerciale di copertura. Inoltre faceva uso anche della violenza: abbiamo documentato un pestaggio avvenuto per un possibile cambio di fornitore nella piazza di spaccio".

I carabinieri si innestano sulle indagini della polizia a febbraio 2023, in ragione di due aggressioni avvenute a Riva, filmate dalle telecamere di sicurezza pubbliche ma non denunciate. Dopo l'individuazione dei responsabili, è iniziato lo scambio di informazioni con la polizia e le procure.

"L'organizzazione - ha spiegato il maggiore Francesco Bagnolo, comandante dell'arma di Riva - era favorita anche dai nuclei famigliari degli appartenenti, che non si faceva problemi ad aiutare e custodire denaro e droga. Oggi abbiamo arrestato tre persone, a cui si ne è aggiunta una quarta in flagranza. Grazie alla collaborazione del Nucleo cinofili dei carabinieri di Laives e della Guardia di finanza di Bolzano, nella notte abbiamo effettuato diverse perquisizioni, trovando 780 grammi di cocaina, qualche dose di Mdma, Rolex e 274 bottiglie di champagne e vini pregiati. Inoltre abbiamo sequestrato un appartamento comprato con i soldi dell'attività da uno degli indagati".

Foiera e Canova non hanno escluso possibili ulteriori indagini sui canali di approvvigionamento dell'organizzazione fuori dal Trentino”.

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