Autonomia / Governo

Revisione dello Statuto, Fugatti e Kompatscher da Meloni, ma non è andata benissimo: solo un "impegno"

Rassicurazioni a Kompatscher sulle competenze autonome «erose» entro novembre, ma torna in alto mare la clausola dell'intesa sulle modifiche e l'eliminazione dei vincoli dell'interesse nazionale

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TRENTO. Sono passati i tempi dei grandi sorrisi. E infatti ieri, dopo l'incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i governatori di Trentino e Alto Adige, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, non è stata diffusa neppure una foto della premier insieme ai due presidenti.

D'altra parte, l'autonomia speciale del Trentino e dell'Alto Adige è da un anno che attende che il Governo dia seguito alla riforma dello Statuto, che è stata proposta e che sembrava essere stata condivisa nel tavolo tecnico congiunto al ministero per gli Affari regionali. Mentre ora Trentino e Alto Adige si sentono dire che una buona parte dei contenuti proposti, su cui c'era un'attesa molto alta, a cominciare dalla clausola dell'intesa sulle modifiche dello Statuto e l'eliminazione dei vincoli dell'interesse nazionale e dei principi delle grandi riforme economiche e sociali al potere legislativo delle due Province, torna in alto mare.

Questi punti restano ancora «da valutare». E lo si dovrà fare entro novembre, visto che proprio entro quella data la presidente Meloni si è impegnata a portare il disegno di legge costituzionale in Consiglio dei ministri (fino a ieri si parlava di ottobre).

La premier nazionalista Giorgia Meloni su un punto ha confermato, invece, l'impegno che aveva preso con l'Alto Adige già all'inizio del suo mandato come capo del Governo ed è il ripristino delle competenze erose dal 2001 in poi dalle sentenze della Corte costituzionale che ha interpretato in modo restrittivo il potere delle Speciali.

Il presidente Arno Kompatscher spiega questo punto fondamentale: «La presidente Meloni è stata chiarissima e coerente con quanto ha sempre dichiarato. Si è rivolta a me e ha detto che si era impegnata già nelle sue dichiarazioni programmatiche a ripristinare la nostra autonomia. "Era un impegno verso di voi", ha detto aggiungendo di essere una persona che mantiene la parola data».

Ma cosa si intende per «ripristino delle competenze» su cui Giorgia Meloni ha rinnovato il suo impegno? «Si tratta - spiega Kompatscher - di ripristinare gli standard di legislazione, cioè i margini della nostra legislazione che sono stati ridimensionati dalla Corte costituzionale, gli ambiti devono rimanere ovviamente gli stessi».

Per quanto riguarda le altre proposte, come la «clausola dell'intesa», l'eliminazione dei vincoli dell'interesse nazionale e dei principi delle grandi riforme economiche e sociali, e nuove competenze, Kompatscher spiega che: «Sulle altre cose ha detto che se le proporremo saranno valutate, si è riservata».

L'obiettivo dell'incontro di ieri era però quello di riuscire ad imprimere un'accelerazione alla trattativa che si sta trascinando da un anno anche perché una riforma dello Statuto prevede l'iter rafforzato di una legge costituzionale e Kompatscher ha sempre detto che era necessario non andare oltre la metà della legislatura per non rischiare di dover ricominciare tutto da capo con il prossimo Parlamento come accaduto tante volte.

«Ho insistito - precisa il presidente della Provincia di Bolzano - per poter avere una data, visto che sono passati tanti mesi, per l'approvazione del disegno di legge in consiglio dei ministri. La presidente Meloni ha concordato e si è rivolta al segretario generale dicendoci poi che entro novembre il disegno di legge approderà in consiglio dei ministri».

Da qui a fine novembre i due presidenti Kompatscher e Fugatti dovranno recarsi tutte le settimane a Roma per cercare di ottenere il più possibile ai tavoli tecnici che si occuperanno del disegno di legge. «È stato un momento importante di dialogo costruttivo - ha commentato al termine il trentino Maurizio Fugatti - l'incontro ha evidenziato la volontà comune di proseguire su un percorso condiviso».

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