Trasporti / Disagi

Ancora difficoltà sulle ferrovie: sciopero di 24 ore da sabato sera

Treni ancora a rischio dalle 21 di domani alla stessa ora del giorno dopo, per la mobilitazione nazionale indetta dalla Cub trasporti per rivendicare la piattaforma di rinnovo del contratto per i dipendenti delle imprese che svolgono attività ferroviaria merci e viaggiatori

TRENTO. Treni ancora a rischio nella serata di sabato 12 e praticamente nell'intera giornata di domenica 13 ottobre.

La circolazione potrebbe risentire dello sciopero nazionale indetto dalla Cub trasporti per rivendicare la piattaforma di rinnovo del contratto per i dipendenti delle imprese che svolgono attività ferroviaria sia merci che viaggiatori.

Gli orari dello stop vanno dalle ore 21 di sabato alle 20.59 di domenica. Non sono previste fasce di garanzia come nei giorni feriali.

Lo sciopero, sottolinea Fs in una nota, "potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l'orario di termine della protesta sindacale".

Trenitalia, tenuto conto delle "possibili importanti ripercussioni sul servizio", invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio.

Intanto non si placano le polemiche sui disservizi ferroviari degli ultimi mesi, con crescenti critiche all'operato del ministro Matteo Salvini.

Dura, ieri,  la senatrice Gabriella Di Girolamo (M5s) replicando al ministro dei Trasporti nel corso del question time a Palazzo Madama sul caos treni.

"Il ministro Salvini anche oggi nel corso del question time si è contraddetto in modo sconcertante: ha parlato della mancata manutenzione sulla rete ferroviaria dei trasporti che ha trovato, quindi la mancata manutenzione non effettuata negli ultimi anni, ricordando però che nel contratto di programma che annualmente viene aggiornato da RFI e Ministero vengono stanziati soldi per la manutenzione. Che anche in questi due anni, quindi, non c'è stata.

In un'analisi fatta su dieci giorni nel novembre del 2023, sulla linea Venezia-Milano su 120 treni solo 7 sono arrivati in orario. Nello stesso periodo sulla tratta Milano-Roma l'84% dei treni è arrivato in ritardo ed il 24% di questi ha raggiunto dei ritardi superiori alle due ore. Nel periodo 2023-2024 abbiamo registrato 5 mila ore di interruzioni ferroviarie e più di 6 milioni di euro di richieste di rimborsi di biglietti in più, senza parlare di taxi, aerei e quant'altro.

Lei ha parlato di chiodi, ma sinceramente questi numeri inchiodano lei alle sue mancate responsabilità, come l'idea del subappalto, che comunque resta un problema del codice degli appalti. Signor Ministro, mi viene da chiederle se lei si ritiene soddisfatto di come sta facendo il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; se le risulta sufficiente il tempo che dedica al suo lavoro nel Ministero, pari a tre o quattro ore al mese; in ultimo, se ci fosse un altro soggetto al suo posto Ministro, di fronte alla disastrosa situazione del comparto che lei dirige, lei ne chiederebbe le dimissioni per manifesta incapacità?". 

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