Politica / Il caso

Comunali a Trento, l'ex Pd Claudio Geat scende in campo contro Ianeselli

Dopo anni di scontro, specie sulla questione bypass ferroviario, ha annunciato le dimissioni da presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello, la nascita di un soggetto politico e la candidatura. «Ho visto come è facile per il sindaco passare sopra gli interessi di chi si troverà per anni a vivere vicino ai cantieri respirando aria malsana, esposti a sostanze nocive»

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TRENTO. «Annuncio pubblicamente le mie dimissioni da presidente della Circoscrizione Centro storico-Piedicastello, la costituzione di un nuovo soggetto politico e la mia candidatura a sindaco alle prossime elezioni amministrative». Claudio Geat ha rotto gli indugi ieri nella sala circoscrizionale di Piedicastello, gremita di pubblico, almeno un centinaio di persone.

La decisione segue alla rottura del rapporto di fiducia con il sindaco Franco Ianeselli soprattutto in merito alla realizzazione della circonvallazione ferroviaria, di cui Geat è stato fin dal principio un netto critico. Geat si è scagliato contro la linea di Ianeselli pronunciando parole di fuoco: «Ho visto Ianeselli agire come se fosse un promotore di affari qualsiasi, inebriato dai promessi fondi europei del Pnrr. Ho visto come è facile per lui passare sopra la testa degli interessi della gente che vive e lavora a Trento, di coloro a cui hanno abbattuto la casa o il vigneto, di chi si troverà per anni a vivere vicino ai cantieri respirando aria malsana, esposti a sostanze nocive».

In merito ai lavori di Trento nord, Geat ha attaccato l'assessore alla mobilità Ezio Facchin: «Ex collaboratore di Rfi e commissario governativo per le opere legate al Tunnel del Brennero, Facchin è diventato controllore per il Comune di un progetto già da lui stesso proposto». Le parole più dure Geat le riserva a quello che per anni è stato il suo partito, il Partito Democratico: «Si è appiattito sulle posizioni di Ianeselli, che non è un membro del Pd. Ma quando un partito non è in grado di produrre un proprio esponente di qualità, ovvio che si siano inginocchiati a un nome che permettesse in qualche modo di esistere all'interno dell'amministrazione. Per questo, animato da disaffezione, malessere, disgusto, a gennaio di quest'anno non ho rinnovato la tessera del Pd».

Ora Geat intende dare forma a un nuovo soggetto politico: «Il nome e il simbolo saranno definiti a breve, ma non saremo né di destra, né di centro, né di sinistra. Saremo una lista civica, per dare voce a chi oggi non si rappresenta in questa amministrazione che ha fortemente deluso le aspettative».

Geat non dà per immediata una sovrapposizione con Onda popolare, la formazione che ha visto l'adesione delle tre presidenti di Circoscrizione fuoriuscite dal centrosinistra (e che presumibilmente un candidato sindaco già ce l'ha, Filippo Degasperi): «Non solo la nostra Circoscrizione ha espresso perplessità verso l'amministrazione comunale. Sarà necessario confrontarsi sui programmi. Di sicuro non siamo dogmatici e non attacchiamo chi ci critica accusandoli di essere "filo-putiniani"».

Un riferimento alla definizione che Ianeselli ha rivolto a chi, tra le presidenti delle Circoscrizioni, ha deciso di aderire a Unione popolare (componente di Onda popolare): etichetta, quella di "filo-putiniani" seccamente respinta dai portavoce di Unione popolare.

Geat respinge la suggestione attribuita a Verdi e Sinistra Italiana che ne avrebbero ipotizzato una candidatura nelle proprie liste: «Verdi e Sinistra Italiana hanno sottoscritto in Circoscrizione la richiesta di sfiducia nei miei confronti avanzata dal centrosinistra. Si trovano totalmente nella coalizione che sostiene Ianeselli».

Sul possibile ballottaggio che vedrebbe confrontarsi centrodestra e centrosinistra, Geat ha detto: «Guarderemo i programmi. So perfettamente che il sistema elettorale favorisce le coalizioni, ma c'è ancora tempo per confrontarsi. Con il centrosinistra non c'è affinità su alcuni temi importanti, ma lo stesso vale verso la destra, non c'è affinità. Siamo esterni ai partiti, aperti a chiunque condivida le nostre istanze».

[nelle foto di Daniele Panato, due momenti dell'incontro pubblico dell'altra sera]

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