Stranieri / Sindacato

“Gli immigrati? Fondamentali per la nostra economia, basta demonizzazioni”

Grosselli (Cgil): “Non possiamo pensare, però, che siano solo braccia da lavoro, sono persone che vanno integrate nel nostro tessuto culturale e sociale. Fino a quando si parlerà di immigrazione solo per questioni relative alla sicurezza resteremo lontani da una soluzione concreta”

TRENTINO ​​​​​​Cresce la popolazione degli stranieri: più tre per cento nel 2023

TRENTO. "Gli immigrati sono fondamentali per la nostra economia e, di fatto, producono più di quanto si spende per loro in termini di servizi. Questa ennesima conferma che arriva dai dati del Dossier statistico immigrazione presentato dovrebbero essere sufficienti a comprendere che la questione stranieri non può continuare ad affrontata solo a colpi di propaganda. Al contrario bisogna prendere atto del ruolo importante che gli stranieri danno alla produzione di ricchezza e cominciare a guardare loro come ad una risorsa". Lo sostiene in una nota il segretario generale della Cgil del Trentino Andrea Grosselli.

"Gli immigrati sono una risorsa indispensabile per le nostre imprese, ma anche per le nostre famiglie visto che molti di loro di prendono cura dei soggetti fragili, degli anziani e non autosufficienti. Senza dimenticare che interi settori della nostra economia, come l'agricoltura e il turismo, senza il lavoro degli stranieri sarebbero in ginocchio. Non possiamo pensare, però, che gli immigrati siano solo braccia da lavoro, sono persone che vanno integrate nel nostro tessuto culturale e sociale. Fino a quando si parlerà di immigrazione solo per questioni relative alla sicurezza resteremo lontani da una soluzione concreta", aggiunge Grosselli.

Il segretario della Cgil del Trentino tocca poi il tema demografico. "Chiaro è che gli immigrati possono dare un contributo importante. Anche su questo però le cose stanno cambiando: chi arriva sul nostro territorio oggi si adatta rapidamente anche alle nostre dinamiche demografiche. Gli stranieri fanno meno figli perché spesso sono persone mediamente più scolarizzate, che arrivano da contesti urbani e hanno la priorità di integrarsi e costruire una vita migliore. Dinamiche che dovrebbero facilitare l'inserimento se adeguatamente supportate. Auspichiamo dunque che la Giunta Fugatti finalmente prenda atto di questa evidenza e cominci a gestire il tema stranieri con politiche lungimiranti", conclude Grosselli.

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