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Nuovo stadio all'area San Vincenzo? Il Pd attacca Fugatti: «Sfacciata campagna elettorale permanente». E la Lega replica

Il capogruppo Manica adombra un «assist» a Mauro Giacca, possibile candidato del centrodestra alle comunali. E attacca: «E’ anche la ingloriosa fine della Music Arena». Interviene Bisesti: "Investimento strategico". E spiega pure che la funivia per il Bondone "è in fase di realizzazione"

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TRENTO. Il centrodestra, in difficoltà a trovare candidati per la poltrona di sindaco di Trento, starebbe pensando anche a candidare Mauro Giacca, imprenditore e presidente del Calcio Trento? In questa luce, l’annuncio dello stanziamento di 45 milioni di euro per costruire un nuovo stadio da calcio all’area Music Arena di San Vincenzo assume tutta un’altra prospettiva. Lo fa capire il gruppo consiliare provinciale del PD, con una nota di Alessio Manica: «L'annuncio dello stanziamento di 45 milioni di euro per costruire un nuovo stadio nell'area di San Vincenzo è uno sfacciato strumento di propaganda in vista delle elezioni comunali (magari pensando anche di fare un assist preventivo a un possibile futuro candidato sindaco che con il calcio ha molto a che fare e che, peraltro, se fosse davvero candidato sarebbe immediatamente al centro di un conflitto di interessi della squadra e prerogative comunali di pianificazione... ). Così ciò che non può certamente essere considerato una priorità per il nostro territorio, basti pensare a temi ben più urgenti come la casa, lo diventa» scrive il PD.

«Solo pochi giorni fa per voce di un imprenditore si invitava alla prudenza negli investimenti sportivi, ponderando in funzione delle esigenze di questo territorio, oggi invece la dimostrazione che se i soldi sono di Pantalone il senso della misura va tranquillamente in soffitta perché l'obiettivo è ben altro: spararla grossa. Come il concerto di Vasco, in fondo. Perché con la proposta che ci consegna oggi la stampa se ne va serenamente in archivio anche la breve e fallimentare storia della Trentino Music Arena: a San Vincenzo rimarrà uno spazio di ben altre capienze. Rimarrà invece alla Giunta Provinciale l'obbligo di spiegare a che pro si sono spesi milioni di euro per realizzarla e "lanciarla", come ci veniva raccontato solo qualche mese fa per giustificare la nuova voragine creata con la stagione estiva. Tutto questo in spregio del ruolo e delle competenze della Città di Trento, che di quell'area è la titolare della pianificazione» conclude Alessio Manica, Capogruppo Gruppo cons. provinciale Partito Democratico del Trentino.

Poco dopo, la replica della Lega Trentino Fugatti Presidente: Il Capogruppo Mirko Bisesti afferma che "La recente discussione sull’investimento di 45 milioni di euro per l’area San Vincenzo necessita di alcune precisazioni fondamentali per chiarire l’importanza strategica e il valore di questa scelta per la comunità trentina. Un progetto per tutti, non solo uno stadio. Contrariamente a quanto insinuato, il progetto non riguarda esclusivamente uno stadio, ma la creazione di un centro sportivo multifunzionale. Si tratta di un’iniziativa pensata per promuovere lo sport in tutte le sue forme, valorizzare l’intera area e restituire ai cittadini uno spazio inutilizzato per troppo tempo. Inoltre, l’area sarà concepita anche per ospitare eventi culturali e aggregativi di ampia portata, portando benefici economici, sociali e ricreativi. La responsabilità storica: un’area abbandonata per decenni. L’area San Vincenzo rappresenta una ferita aperta nella pianificazione territoriale trentina. Acquistata decenni fa per circa 30 milioni di euro dell’epoca durante l’amministrazione di centrosinistra, è rimasta per anni inutilizzata e abbandonata. Solo grazie agli eventi organizzati recentemente – partendo dal concerto di Vasco Rossi di due anni fa – si è iniziato a restituirle un ruolo nella vita della comunità. Il nostro investimento mira a porre fine a questa storia di sprechi, trasformandola in una risorsa per l’intera provincia. Un intervento per superare le lentezze del passato. L'investimento diretto della Provincia nasce anche dalla necessità di superare le lungaggini che troppo spesso frenano i progetti nel nostro Paese. Abbiamo deciso di agire per evitare che questa riqualificazione strategica rimanesse bloccata per altri decenni, come purtroppo accade in altre situazioni che dovrebbero aver insegnato che queste attese spesso si traducono in immobilismo. La nostra scelta è stata quella di intervenire direttamente, con determinazione, per dare una risposta concreta e tangibile al territorio, evitando ulteriori rinvii. Un paragone utile è quello con il progetto della funivia Trento-Monte Bondone, rimasto sulla carta per decenni. Anche in quel caso, la Provincia ha scelto di assumersi la responsabilità di portare avanti un’opera fondamentale, che oggi è finalmente in fase di realizzazione.

Con questo intervento, l’area San Vincenzo diventerà non solo un centro sportivo, ma un punto di riferimento per eventi e manifestazioni che coinvolgeranno tutta la comunità trentina. È un passo deciso verso una visione più moderna e inclusiva della gestione del territorio, dove lo sport, la cultura e la socialità possano convivere e generare valore. Siamo convinti che questo progetto rappresenti un investimento nel futuro, capace di rispondere alle esigenze della cittadinanza e di valorizzare un’area rimasta troppo a lungo ai margini. La Provincia non costruisce semplicemente strutture, ma restituisce opportunità e spazi alla comunità trentina" conclude Mirko Bisesti.

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