Un modello potenziato per lungodegenza e riabilitazione in Trentino
L'assessore Tonina: "Puntiamo sempre più a una personalizzazione delle cure". Con il provvedimento è stato introdotto anche un aggiornamento delle tariffe per il livello assistenziale potenziato, già in vigore dal 1° novembre
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TRENTO. Via libera della giunta provinciale al potenziamento della rete riabilitativa provinciale attraverso un'articolazione per la lungodegenza e la riabilitazione intensiva nei principali ambiti clinici che permetta di indirizzare il paziente verso il livello assistenziale più appropriato, in base al quadro clinico.
Con il provvedimento è stato inoltre introdotto un aggiornamento delle tariffe per il livello assistenziale potenziato, in vigore dal 1° novembre.
"A seguito dell'esperienza maturata durante la pandemia, l'Azienda sanitaria ha costituito il Gruppo aziendale di transizione (Gat), per rendere più facile e organizzato il passaggio dei pazienti dall'ospedale alle cure più adatte alla loro situazione. Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, introducendo un modello finalizzato a indirizzare il paziente verso il livello assistenziale più appropriato", spiega l'assessore provinciale alla salute, Mario Tonina.
Il modello del Gat/Gat-R rappresenta un'evoluzione delle Centrali operative territoriali, estendendo la presa in carico dei pazienti attraverso gli aspetti sociali, come la mancanza di una rete familiare o il bisogno di supporto socio-assistenziale.
La rete integrata migliora la tempestività e l'equità nell'accesso alle cure, favorendo una presa in carico che va oltre l'aspetto medico.