Trasporti / Lavori

Ferrovia della Valsugana, il 2025 sarà un anno di sacrifici e disagi per renderla elettrica fino a Borgo

Stanziati 2,3 milioni per un anno di autobus sostitutivi, però in contemporanea ci sarà il cantiere alla galleria dei Crozi. E da Borgo a Bassano? Tutto tace

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di Fabrizio Franchi

TRENTO. Si stanno sistemando tutte le tessere per partire dal 23 febbraio 2025 con i lavori di elettrificazione della ferrovia della Valsugana. Quello che più conta ora è l'assegnazione dell'appalto per i servizi sostitutivi di autobus da febbraio fino al 9 dicembre 2025. Il bando è già stato fatto da Trentino Trasporti e scadrà il 4 dicembre.

La base d'asta è di 2,3 milioni di euro a cui vanno aggiunti eventuali proroghe e altri valori per raggiungere complessivi 3 milioni e mezzo di euro di appalto. L'assegnazione del bando europeo a società di trasporti permetterà di non interrompere la linea da Trento a Borgo, facendo viaggiare i passeggeri su autobus sostitutivi con un ritmo continuo di 60 passaggi giornalieri mentre si effettuano i lavori di elettrificazione della Valsugana.

Lavori che ci saranno anche nella galleria dei Crozi con il transito automobilistico su una sola corsia di marcia in galleria sia per i mezzi leggeri sia pesanti, mentre solo per il traffico leggero sarà possibile utilizzare anche la bretella ricavata sulla vecchia strada dei Crozi, come successe tempo fa per l'adeguamento del viadotto.

Elettrificazione, si parte. I lavori sono già cominciati con la bonifica bellica lungo la linea in particolare a Caldonazzo e a Borgo. Altri lavori per le centraline sono cominciati a Borgo. Poi scattano da febbraio i lavori a pieno regime. Che sono tanti e anche di diverso tipo. Il lotto da Trento a Borgo, è finanziato con 60 milioni di euro e copre i 43,7 chilometri fino a Borgo Valsugana, con importanti interventi infrastrutturali.

Tra questi la costruzione di sottostazioni elettriche a Caldonazzo e Borgo e modifiche a ponti e gallerie, sia per alloggiare le nuove linee elettriche sia per il passaggio dei mezzi. In qualche galleria infatti sarà abbassato il piano rotabile perché per fare funzionare i nuovi treni elettrici serve il pantografo, quel braccio metallico posto sul tetto che si aggancia alla linea elettrica. Poi c'è anche la necessità di impiantare pali lungo tutta la linea e bisogna inoltre fare recinzioni di sicurezza in prossimità di incroci con strade o cavalcavia.

Nuovi treni e più passeggeri. Il nuovo materiale rotabile includerà treni elettrici e treni ibridi, più capienti degli attuali treni Minuetto oltre a essere decisamente più moderni e che non dovrebbero causare l'usura che fu riscontrata sui bordini dei binari. Non solo. I nuovi treni sono "green" e consumano il 30 per cento di energia in meno rispetto ad altri treni. Poi è previsto wi-fi, oltre a prese elettriche. Ci saranno anche telecamere di videosorveglianza per frenare reati e vandalismi.

Tre sono i mezzi, dai nomi "musicali", che scorreranno sulla linea: "Blues", "Pop" e "Rock", rispettivamente 4 convogli, 6 e 3. Rock è il più grande e può portare fino a 750 posti a sedere e 1.200 totali. Gli altri due, 500 passeggeri di cui 350 a sedere. Un bel salto dagli attuali 150 passeggeri trasportati dall'obsoleto "Minuetto". Il Blues è un treno ibrido, che quindi andrà anche con trazione diesel, come il Minuetto. Potrà proseguire fino a Bassano per poi tornare a usare energia elettrica da Bassano a Mestre.

E l'elettrificazione da Borgo a Primolano e a Bassano? È nelle previsioni, ma non c'è alcuna data, soldi stanziati non ce ne sono e dovrebbe pensarci Fs con la Regione Veneto.

La sfida: utenti raddoppiati. Negli studi eseguiti dal dirigente provinciale Roberto Andreatta, che sta seguendo tutta la partita, i numeri dicono che attualmente la ferrovia trasporta il 7% dell'intera massa di pendolari, ovvero 6 mila persone. Circa 60 mila pendolari usano l'automobile. Lo sforzo è portare dal 7 al 17 per cento i pendolari su treno, oltre 14 mila persone, creando più corse, più sicure e più veloci grazie all'elettricità. Vorrebbe dire alcune migliaia di auto in meno sulla Valsugana, quindi meno smog, meno malattie, meno rischi di incidenti. L'orario attuale prevede un passaggio ogni 20 minuti nelle ora di punta.

I tempi. Come detto si parte il 23 febbraio, poi i lavori dureranno, con la conseguente paralisi del traffico ferroviario fino a dicembre 2025. Ma la messa sui binari dei nuovi treni in realtà è prevista in maniera progressiva da gennaio 2026 fino a maggio 2026. Nel frattempo in questo anno e mezzo armiamoci di pazienza.

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