Povertà in aumento anche in Trentino, il vescovo Tisi: «Per le famiglie in difficoltà tante chiacchiere ma pochi aiuti»
Il dato emerge dal Rapporto annuale della Caritas diocesana: le statistiche ufficiali parlano di quasi 58.000 persone a rischio di povertà o esclusione sociale, mentre oltre 17 mila cittadini si trovano in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale
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TRENTO - La Chiesa trentina ha incontrato 2.500 situazioni di bisogno nel corso del 2023, attraverso la sua rete di Centri di ascolto Caritas e l'attività della Fondazione Caritas Diocesana (FCD).
Il dato emerge dal Rapporto annuale sulle povertà "Mani unite", presentato ieri al Vigilianum di Trento dall'arcivescovo Lauro Tisi insieme ai responsabili dell'organizzazione.
In una provincia di 545 mila abitanti, le statistiche ufficiali parlano di quasi 58.000 persone a rischio di povertà o esclusione sociale, mentre oltre 17.000 trentini si trovano in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale.
In proposito, sulle scarse reazioni sociali e istituzionali, è stato duro l'atto d'accusa del vescovo: «Povertà in aumento sia a livello nazionale sia locale. Le famiglie sono lasciate sole, molti vivono isolati:. Preoccupa che questo dato non provochi un sussultu nell'opinione pubblica. È davvero triste che nessuno si preoccupi della fatica delle famiglie: per loro tante chiacchiere, ma in realtà l'aiuto fornito è minimale».
L'impegno sul territorio vede la mobilitazione di quasi 800 volontari, affiancati da 70 operatori professionisti della FCD. I numeri si mantengono sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente, quando furono registrati poco più di 3.000 casi su un campione più ampio di Centri di ascolto.
La fotografia scattata dalla Caritas rappresenta però solo una parte del fenomeno della povertà in Trentino.
Alla presentazione del Rapporto sono intervenuti, oltre all'arcivescovo Tisi, il delegato dell'Area Testimonianza e Impegno Sociale don Mauro Leonardelli, il Referente Caritas Fabio Chiari e il curatore del Rapporto Giulio Bertoluzza.
L'evento si è svolto alla vigilia dell'VIII Giornata Mondiale dei Poveri, che verrà celebrata domenica 17 novembre, e all'indomani della pubblicazione del Rapporto nazionale di Caritas.
Il documento evidenzia come non tutti i 38 Centri zonali e Punti di ascolto parrocchiali riescano a fornire dati precisi durante la fase di raccolta, pur mantenendo attivo il loro servizio di sostegno sul territorio.