Sempre più affitti in nero, l’allarme dei sindacati: “Si mettano più alloggi sul mercato”
Cgil e Uil: “Il problema non sono solo i costi, spesso fuori portata per molti nuclei familiari, ma proprio la disponibilità di case. Molti preferiscono affittare a scopo turistico perché più remunerativo o tenere gli appartamenti sfitti. Scelte che non fanno altro che far ulteriormente lievitare gli affitti perché la domanda non trova risposta nell'offerta”
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TRENTO. «Il consistente numero di casi di affitti in nero nelle Giudicarie, emerso da un'indagine della Guardia di Finanza, non solo mette in luce un fenomeno grave, ma è anche l'ennesima conferma di un mercato immobiliare distorto dove lavoratori e lavoratrici, in primis quelli con contratti a termine, fanno molta fatica a trovare risposte al proprio fabbisogno abitativo. Non è difficile immaginare che chi si è rivolto e ha trovato soluzioni sul mercato in nero molto probabilmente non ha trovato risposte nel mercato immobiliare regolare». Questa la tesi di Manuela Faggioni e Antonietta Scarsella, segretarie del Sunia e Uniat, i sindacati degli inquilini di Cgil e Uil, sottolineando come un sempre maggior numero di lavoratori e famiglie trovi estrema difficoltà a trovare un'abitazione da affittare.
«Il problema non sono solo i costi, spesso fuori portata per molti nuclei familiari, ma proprio la disponibilità di case. Molti preferiscono affittare a scopo turistico perché più remunerativo o tenere gli appartamenti sfitti. Scelte che non fanno altro che far ulteriormente lievitare gli affitti perché la domanda non trova risposta nell'offerta». Da qui la sollecitazione, più volte ribadita, di agire anche facendo ricorso alla leva fiscale.
«Sarebbe opportuno mettere in atto delle misure che premiano o quantomeno incentivano i proprietari ad affittare le proprie case a famiglie e lavoratori. Allo stesso tempo sarebbe opportuno che si mettano in campo misure adeguate anche sul piano fiscale per chi specula sugli immobili. Per ridurre la pressione della domanda di casa sarebbe, infine, indispensabile che la Giunta provinciale avviasse un piano casa straordinario. Il finanziamento del fondo di housing sociale è importante, ma non è sufficiente e la prossima legge di stabilità al momento non prevede ulteriori risorse», insistono Faggioni e Scarsella.
I sindacati sollecitano anche maggiori e più capillari controlli perché emergano situazioni di irregolarità totale e parziale che danneggiano non solo i cittadini in cerca di un'abitazione, ma anche quanti onestamente mettono sul mercato i propri immobili in affitto.