Studenti, la Provincia punta alla "disconnessione salutare tra scuola e famiglia"
La giunta vara le linee guida per il "benessere a scuola nell'era digitale", anche i compiti dovrebbero diminuire in certe giornate. L'assessora Gerosa: l'obiettivo è fornire indicazioni chiare sull'utilizzo delle piattaforme digitali in un'ottica di disconnessione, preservando la qualità della vita, l'apprendimento e le relazioni interpersonali in una logica di regolamentazione
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TRENTO - La giunta provinciale di Trento ha approvato le "Linee guida per il benessere a scuola nell'era digitale: un approccio centrato sugli studenti e la disconnessione scuola-studenti-famiglie", un documento incentrato sull'utilizzo delle tecnologie in modo consapevole.
L'intento del provvedimento, presentato in conferenza stampa, è quello di promuovere la disconnessione, preservando la qualità della vita, dell'apprendimento e delle relazioni interpersonali degli studenti e dei docenti.
"L'obiettivo è fornire indicazioni chiare sull'utilizzo delle piattaforme digitali in un'ottica non limitante ma di necessaria regolamentazione. Dobbiamo promuovere una disconnessione salutare tra scuola e famiglia preservando la qualità della vita, dell'apprendimento e delle relazioni interpersonali in una logica di regolamentazione", ha affermato la vicepresidente della Provincia e assessore all'istruzione, Francesca Gerosa.
Tra le indicazioni contenute nel testo vi sono l'adozione di una comunicazione efficace inserita nel tempo scuola e la definizione di fasce orarie dei colloqui con le famiglie e delle consegne. Inoltre vi sono una serie di raccomandazioni che prevedono indicazioni precise sugli strumenti da utilizzare, sui tempi di consegna e sugli eventuali criteri di valutazione, assieme alla quantità di compiti assegnati agli studenti (che deve essere ragionevole e proporzionata all'età e alle capacità) e i tempi di consegna.
Alle linee guida farà seguito la predisposizione di uno schema di regolamento quadro per le istituzioni scolastiche e verrà rivisto il Piano provinciale per la scuola digitale. Le linee guida trovano applicazione a decorrere dall'anno scolastico in corso.
"Il loro utilizzo deve essere gestito con attenzione - ha aggiunto Gerosa - perché mentre da un lato massimizzano le opportunità di apprendimento, dall’altro un uso pervasivo comporta rischi associati, sui quali dobbiamo porre la nostra attenzione, tra i quali l’ansia derivante da una costante connessione obbligata per stare al passo con studio e consegne e per controllare gli esiti delle verifiche.
La scuola per i nostri ragazzi è la priorità ma spesso si trovano a vivere difficoltà nell’organizzare il tempo dello studio, armonizzandolo con quello degli interessi personali e familiari, a causa dell’indeterminatezza dei tempi delle consegne.
Dobbiamo promuovere una disconnessione salutare tra scuola e famiglia preservando la qualità della vita, dell’apprendimento e delle relazioni interpersonali in una logica di regolamentazione: il continuo flusso di comunicazioni amplificato dall’uso di strumenti digitali può generare stress e anche conflitti.
Obiettivo è stabilire un equilibrio nei tempi e nei modi dei flussi informativi per evitare sovraccarichi e ridurre la pressione".