Dagli interventi sulla Sp235 al pappagallo Pepito, viaggio tra i pompieri di Zambana
Venticinque vigili del fuoco, un'età media sempre più bassa e tante sfide moderne: alla scoperta del Corpo dei volontari guidato dal comandante Fabrizio Marcolla, dove tradizione e innovazione si fondono
IL VIAGGIO Le precedenti puntate
Dalla fine del 1.800 a Zambana c'è un punto di riferimento importante per la comunità locale: stiamo parlando dei Vigili del fuoco, presieduti dal 2018 da una persona che i pompieri li ha nel dna: Fabrizio Marcolla. Il lavoro non manca mai e tanto di questo è per "colpa" della Sp235. Una strada maledetta, sulla quale puntualmente ci sono incidenti di media e alta gravità. Una ferita aperta. Di questo e di altro ne abbiamo parlato con il comandante.
I VIGILI DEL FUOCO DI ZAMBANA
Vigili effettivi
- Fabrizio Marcolla
- Alessandro Paissan
- Michele Castellan
- Giulio Merlo
- Lorenzo Pilati
- Ruggero Bini
- Nicholas Bottamedi
- Francesco Brugnara
- Mirco Brugnara
- Omar Casotti
- Flavio Clementel
- Lorenzo Colagiacomo
- Elia Luciano Franceschini
- Graziano Franceschini
- Emanuele Girardi
- Angela Girardi
- Daniele Girardi
- Erich Hellweger
- Maurizio Francesco Hellweger
- Manuel Lunel
- Tiziano Morat
- Stefano Osti
- Luca Pilati
- Stefano Tasin
- Andrea Tasin
Vigili allievi
- Nicolò Biasi
- Laura Casotti
- Davide Celli
- Chiara Malfatti
- Ginevra Martintoni
- Lorenzo Pilzer
- Riccardo Prudel
- Alessandro Viola
Vigili di complemento
- Dario Arman
- Ivano Bini
- Mauro Merlo
Vigile onorario
- Sergio Filippi
A TU PER TU CON IL COMANDANTE
"Pepito, Pepito!" Non è il richiamo di un padrone al proprio animale domestico, ma la voce di un vigile del fuoco in divisa che cerca di recuperare un pappagallo fuggitivo.
È solo una delle tante storie che animano la quotidianità del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Zambana, dove l'ordinario si mescola allo straordinario, e dove le emergenze sulla Sp235 si alternano a interventi sui pannelli fotovoltaici, sulle auto elettriche e tanto altro.
"Quel pappagallo ormai è quasi un amico", sorride il comandante Fabrizio Marcolla, alla guida del corpo dal 2018 e confermato per il suo secondo mandato. "Scappa periodicamente e si rifugia sugli alberi. Quando ci avviciniamo con la divisa, tende sempre a volare via, ma ormai fa quasi parte della nostra routine". Un aneddoto che ben rappresenta come questo corpo di volontari sappia gestire con professionalità ogni tipo di emergenza, dalle più leggere alle più impegnative.
Con i suoi 25 effettivi, sei allievi, tre onorari e un complementare, il corpo di Zambana è in ottima salute. Una crescita significativa rispetto ai 16 membri di inizio millennio, frutto di scelte strategiche come l'introduzione del gruppo allievi nel 2005, che ha portato a un deciso rinnovamento generazionale.
Il comandante, che ha iniziato la sua esperienza nei Vigili del fuoco a 18 anni, sottolinea come le sfide operative siano in continua evoluzione. "Le nuove tecnologie richiedono un aggiornamento costante delle nostre competenze" spiega.
Il corpo effettua mediamente 60-70 interventi all'anno, più una quarantina di servizi alla comunità, per un totale di circa 110-115 verbali annui.
La posizione strategica di Zambana, attraversata dalla SP235, pone il corpo di fronte a sfide particolari, specialmente per quanto riguarda gli incidenti stradali: "Su quella arteria ne abbiamo visto e ne continuamo a vedere di tutti i colori. Molti incidenti sono provocati dall'alta velocità e dalla distrazione. Vi faccio un esempio. Tempo fa c'era stato un incendio in montagna e tanti automobilsti si sono fermati sulla Sp235 per fare le foto. Abbiamo dovuto chiamare le forze dell'ordine per farli ripartire ed evitare situazioni pericolose. Ma si può?".
La collaborazione con i corpi limitrofi, in particolare con Nave San Rocco, è esemplare. "Non c'è sovrapposizione negli interventi" evidenzia Marcolla, "ma una vera sinergia operativa. Quando loro vengono da noi o noi andiamo da loro, ci coordiniamo perfettamente".
Un fiore all'occhiello è il programma allievi, che vede una percentuale di conversione dell'80% nel passaggio da allievo a effettivo. Il corpo ha anche iniziato ad accogliere giovani dal vicino comune di Nave San Rocco, creando un ponte tra le comunità attraverso il servizio volontario. "È un motivo di orgoglio vedere questi ragazzi crescere e maturare nel nostro mondo" commenta il comandante.
La dotazione tecnica del corpo è buona, con un'autobotte di seconda categoria, un pick-up attrezzato per incendi boschivi, un Land Rover con carrello motopompa e un furgone per il trasporto degli allievi.
Il ruolo di responsabile di un Corpo comporta responsabilità crescenti, soprattutto nella gestione della squadra: "La sfida più grande, non è tanto negli interventi, quanto nella gestione quotidiana e nell'organizzazione delle attività, come la festa degli asparagi, che richiede un impegno considerevole in termini di coordinamento e sicurezza".
L'utilizzo dei social media rappresenta una nuova frontiera: se da un lato permette una comunicazione efficace e la diffusione di informazioni sulla prevenzione, dall'altro richiede particolare attenzione nella gestione delle informazioni sensibili, soprattutto in caso di incidenti. "È uno strumento potente", afferma il comandante, "ma va usato con grande responsabilità".
La caserma rinnovata e il gruppo coeso di volontari rappresentano una base solida per continuare a servire efficacemente la comunità di Zambana e il territorio circostante.
"Ricevo tanti complimenti per i miei vigili", conclude Marcolla, "sono sempre presenti quando c'è bisogno, e questo ripaga di tutti gli sforzi fatti in questi anni".
Il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Zambana dimostra ogni giorno come si possa evolvere mantenendo salde le proprie radici nella realtà locale, adattandosi alle nuove sfide e preparando le nuove generazioni a portare avanti questa fondamentale missione di servizio pubblico.