Sindacato / La protesta

Venerdì lo sciopero generale, a Trento corteo in centro e stop del trasporto locale

Lavoratori dei settori pubblici e privati in piazza il 29 novembre, con Cgil e Uill, contro la legge di bilancio del governo Meloni accusata di ignorare i bisogni delle famiglie e dei pensionati. In primo piano emergenze come i salari impoveriti, la precarietà, specie di giovani e donne, il carovita

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TRENTO - Venerdì 29 novembre lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici e privati in tutta Italia e anche in Trentino incrociano le braccia per protestare contro la legge di bilancio del governo Meloni che non dà risposte ai bisogni delle famiglie e dei pensionati.

Lo sciopero generale è indetto da Cgil e Uil, mentre la Cisl si è defilata da questa strategia. Al centro della mobilitazione - ricorda una nota dei sindacati l'insoddisfazione per una manovra che si conferma lontana dai bisogni del Paese reale.

Si mettono in evidenza temi cruciali quale l'emergenza salariale, l'impoverimento crescente, la precarietà lavorativa che riguarda molti giovani e donne.

Inoltre, la manovra tratteggia un preoccupante disinvestimento sulla sanità pubblica e un modello fiscale iniquo.

A Trento Cgil e Uil hanno organizzato un corteo con partenza da via Verdi alle 9.30. La manifestazione si concluderà in corso Tre Novembre con gli interventi di lavoratrici e lavoratori.

È prevista anche la presenza del segretario nazionale della Fillea Cgil, Antonio Di Franco.

Il trasporto pubblico locale venerdì si ferma per quattro ore, dalle 9 alle 13. Per tutti gli altri comparti, pubblici e privati, lo sciopero è dell'intera giornata.

Specificamente per quanto riguarda i servizi di mobilità collettiva, ecco i dettagli della situazione prevista, illustrati in una nota di Trentino Trasporti.

Per quanto riguarda lo sciopero promosso da FIlt Cgil e Uiltrasporti, si informa che non sono disponibili dati di adesione relativi a precedenti scioperi proclamati dalle medesime sigle sindacali di pari durata riferiti al personale di Trentino trasporti. L'adesione al più recente sciopero, ma di durata inferiore, cui hanno aderito le predette organizzazioni sindacali era pari al 10,73% del personale.

Per venerdì 29 novembre, anche il sindacato Cub Trento ha aderito a livello territoriale allo sciopero generale nazionale di 24 ore, indetto da Cub Trasporti.

Le motivazioni della proclamazione sono: “Fermare la guerra e l’economia di guerra; aumentare salari e pensioni; respingere i tagli alla sanità, scuola e trasporti; garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; impedire lo scippo del Tfr; contrastare le privatizzazioni; difendere il diritto di manifestare e scioperare; vietare le discriminazioni di genere; rilanciare l’edilizia popolare; favorire le libertà sindacali nei luoghi di lavoro; difendere l’ambiente e l’integrità dei territori”.

L’ultimo sciopero, di pari durata indetto da Cub ha avuto una percentuale di adesione pari al 13,65% del personale di Trentino Trasporti Spa.

In tale giornata, spiega ancora la società, il personale viaggiante e gli addetti alle biglietterie garantiranno il servizio nelle fasce orarie dallee 5.30 alle 8.30 e 16.00-19.00.

Le corse iniziate all’interno delle fasce orarie di servizio garantito, e non ancora ultimate, verranno effettuate con le seguenti modalità: servizio urbano/funivia Trento-Sardagna: prosecuzione fino al capolinea; servizio extraurbano per tutte le corse dirette che non prevedono il cambio autobus/ferroviario (ferrovia Trento-Malè-Mezzana e Trento-Borgo-Bassano): prosecuzione fino al completamento della corsa.

Il servizio riprenderà regolarmente nella giornata successiva.

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