Sanità / L’emergenza

“Senza gettonisti a rischio i pronto soccorso, va garantita la sostenibilità del sistema sanitario"

Uil all’attacco: “Da un lato, si richiama il senso di appartenenza invitando i medici a dimostrare impegno e lealtà, valori che, in un momento di difficoltà, potrebbero apparire nobili e necessari. Dall'altro si minaccia il blocco della contrattazione a tempo indeterminato per coloro che non accettano la mobilità provinciale. Questo atteggiamento erode anche la fiducia e quel senso di appartenenza che si pretende di promuovere”

NUMERI Troppi accessi impropri al pronto soccorso
CASI Il 4,68% di chi va al pronto soccorso, esce prima della visita

TRENTO. "Da tempo abbiamo evidenziato, purtroppo senza essere mai ascoltati, la necessità di valorizzare i medici strutturati attraverso una giusta retribuzione, invece di alimentare le disuguaglianze tra loro e i gettonisti. Ora ci troviamo a dover affrontare una vera e propria resa dei conti, riducendo il compenso dei gettonisti, i Pronto soccorsi rischiano di rimanere sguarniti di professionisti".

Lo scrive - in una nota - il segretario generale della Uil Fpl Sanità del Trentino, Giuseppe Varagone.

“Da un lato, si richiama il senso di appartenenza invitando i medici a dimostrare impegno e lealtà, valori che, in un momento di difficoltà, potrebbero apparire nobili e necessari. Dall'altro si minaccia il blocco della contrattazione a tempo indeterminato per coloro che non accettano la mobilità provinciale. Questo atteggiamento non solo compromette la stabilità lavorativa, ma erode anche la fiducia e quel senso di appartenenza che si pretende di promuovere. È inoltre paradossale che i medici siano esclusi da qualsiasi forma di consultazione sulla Scuola di medicina", aggiunge, Varagone, chiedendo di "adottare strategie lungimiranti per garantire la sostenibilità del sistema sanitario e la qualità dei servizi".

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