Provincia / Bilancio

Famiglia, sanità e casa: l'opposizione plaude all'accordo ottenuto

L'assegno di natalità per i figli fino ai tre anni reso strutturale, nuove borse di studio integrative per gli studenti di medicina, variabile inflazione da inserire nel regolamento case popolari, stop al via libera alle auto dei cacciatori su strade forestali

TRENTO - Intesa su alcune proposte riguardandi famiglie, sanità e casa e anche lo stop all'emendamento alla finanziaria provinciale che avrebbe consentito ai cacciatori di cervi di transitare in auto su strade forestali.

L'Alleanza democratica autonomista in una nota si dice soddisfatta dell'accordo raggiunto con la maggioranza per sbloccare il persorso della legge di bilancio. La minoranza spiega di aver raggiunto un accordo significativo con la giunta, dopo due giorni di intense trattative, "portando a risultati favorevoli per famiglie, sanità e abitazioni". L'opposizione segnala in particolare il ritiro di emendamenti controversi riguardanti il transito di mezzi a motore sui demani sciabili e sulle strade di arroccamento per la caccia al cervo.

L'accordo, si legge ancora nel comunicato, include diverse misure che mirano a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

In primo luogo, è stata aumentata la soglia Icef per accedere ai buoni di servizio per la conciliazione familiare, portandola a 0,50. Questo cambiamento comporta un investimento annuale di 1,2 milioni di euro e "rappresenta - si legge - un passo importante per sostenere le famiglie in difficoltà.

Inoltre, sono stati ampliati i requisiti per l'accesso al supporto destinato alle libere professioniste in maternità, con una dotazione annuale di 500.000 euro".

In tema di natalità, l'assegno per i figli fino ai tre anni è stato reso strutturale, garantendo così un finanziamento annuale di 6.975.000 euro. Questa misura si propone di sostenere le famiglie nei primi anni di vita dei loro bambini, un periodo cruciale per lo sviluppo e il benessere.

Per quanto riguarda lo studio, l'accordo prevede l'introduzione di borse di studio integrative per tutti i posti banditi alla Scuola di medicina generale, estese anche ai non residenti.

Sono state inoltre istituite cinque borse aggiuntive destinate a trentini iscritti fuori regione, tutte vincolate all'obbligo di esercitare in Trentino per almeno due anni. Il costo annuale previsto per queste borse ammonta a 990.000 euro, "un investimento strategico per affrontare la carenza di iscrizioni nel settore medico", si sottolinea.

Infine, nell'ambito dell'edilizia abitativa pubblica, si prevede una revisione del regolamento che terrà conto dell'aumento del costo della vita rispetto agli incrementi salariali. Entro marzo, saranno presentate al Comitato provinciale sulla condizione abitativa le linee guida per la riforma del regolamento.