Giustizia / L'inchiesta

Affari e politica, attesa per la decisione del tribunale del riesame sugli arresti domiciliari

Dopo l'udienza di ieri, i giudici si esprimeranno sulle richieste di revoca di sette misure cautelari per gli indagati Heinz Peter Hager, Paolo Signoretti, Andrea Saccani, Fabio Rossa, Lorenzo Barzon, Daniela Eisenstecken e Vittorio Fravezzi

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TRENTO - Potrebbero arrivare oggi le decisioni del Tribunale del riesame sulle posizioni di alcuni indagati dell'inchiesta «Romeo» che ha svelato affari e intrecci tra il mondo della politica e quello imprenditoriale della Regione.

I giudici si esprimeranno sulle richieste di revoca di sette misure cautelari, gli arresti domiciliari, emesse per gli altrettanti indagati: il commercialista Heinz Peter Hager, l'imprenditore trentino Paolo Signoretti, gli architetti Andrea Saccani e Fabio Rossa, il pubblicista Lorenzo Barzon, la funzionaria del Comune di Bolzano Daniela Eisenstecken e l'ex sindaco di Dro ed ex senatore Vittorio Fravezzi.

Le difese hanno infatti presentato ricorso contro le rispettive ordinanze.

Sui nove provvedimenti totali hanno rinunciato al ricorso al riesame la sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, e il tycoon austriaco René Benko, l'unico finora a non essere comparso in aula di tribunale e a piede libero, trovandosi sul suolo austriaco dal quale non viene estradato.

A Santi il gip aveva sostituito il provvedimento dei domiciliari con l'obbligo di dimora.

Per gli altri sette il gip Enrico Borrelli ha rigettato le richieste di revoca del provvedimento avanzate dai rispettivi legali. Insieme alle sette posizioni quindi, oggi verranno discussi anche i dissequestri di device, computer e cellulari di altri indagati.

La parola ora spetterà ai giudici che, in base agli elementi forniti, potranno decidere se accogliere la richiesta delle difese e revocare le misure, oppure no.

Gravi le accuse mosse dalla procura del capoluogo nei confronti degli indagati chiamati a difendersi a vario titolo per associazione per delinquere, turbativa d'asta, finanziamento illecito ai partiti, truffa, oltre a diversi reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio e omissione di atti d'ufficio.

Ieri, in aula, gli avvocati difensori hanno dunque illustrato le ragioni per le quali i rispettivi assistiti chiedono la revoca degli arresti: tutti hanno respinto, fra l'altro, l'ipotesi di associazione a delinquere con metodo mafioso formulata dalla procura.

Dopo l'udienza di ieri, il tribunale del riesame si è riservato di valutare le varie posizioni e quindi di prendere una decisione.

[Nella foto, dall'alto, in senso orario, Fravezzi, Benko, Signoretti e Hager]

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