Sospese le ricerche di Aziz Ziriat, uno dei due alpinisti dispersi sull’Adamello
Le squadre del Soccorso alpino hanno operato fino al primo pomeriggio di oggi, 10 gennaio, anche con giri con l’elicottero. Particolarmente battuta l'area innevata in cui è stata trovata la salma dell'altro turista inglese, Samuel Harris
VIDEO Riprese sull'Adamello le ricerche del secondo alpinista inglese disperso
FOTOGALLERY Carè Alto, si cerca l'inglese disperso: le operazioni dei soccorritori
DRAMMA Trovato senza vita sotto la neve il corpo di uno dei due dispersi
TRENTO - Le ricerche del secondo alpinista inglese disperso nel gruppo dell'Adamello non hanno dato ancora nessun esito anche oggi: lo comunica il Soccorso alpino del Trentino.
I sondaggi nella neve degli oltre trenta soccorritori elitrasportati in quota in mattinata, il lavoro delle quattro unità cinofile del Soccorso alpino e della guardia di finanza e le calate in parete lungo la verticale rispetto al punto dove è stato trovato il corpo senza vita di Samuel Harris (alla base della parete sud del Carè Alto) non hanno portato al ritrovamento di Aziz Ziriat.
Con le ultime nevicate di ieri, i soccorritori si sono mossi in uno scenario di neve fresca alta dal mezzo metro ai quasi due metri nei punti di accumulo.
Alle 14 sono cominciate le rotazioni dell'elicottero per riportare tutti i soccorritori a valle, poiché banchi di nebbia hanno compromesso la visibilità in quota. Il rientro di tutte le squadre si è concluso verso le 15.30. In questo momento il Centro di coordinamento ricerche sta svolgendo il debriefing per decidere quale strategia adottare nella giornata di domani.
Nelle Giudicarie sono arrivati familiari e amici dei due alpinisti. Samuel Harris e Aziz Ziriat non davano più notizie del primo gennaio, il 30 dicembre erano atterrati a Verona per poi spostarsi in val Rendena e cominciare un trekking nella zona del Carè Alto.
La loro intenzione, avevano spiegato i familiari, era di pernottare alcuni giorni nei bivacchi e nelle baite della zona, inizialmente non destava dunque alalrme che i telefono non fossero raggiungibili, perché scarichi o in zone fuori copertura.
Le ricerche erano cominciate l'8 gennaio, quando scattò l'allarme perché i due non avevano preso il volo di ritorno per Londra da Verona.
Inizialmente i soccorritori si sono recati a Casina Dosson dove i due alpinisti avevano pernottato tra il 31 dicembre e il primo gennaio: qui sono stati rinvenuti i loro zaini. Sempre da qui i due alpinisti avevano inviato ai familiari gli ultimi messaggi con foto e video.
Ieri, il corpo senza vita di Samuel Harris è stato recupero dall'elicottero e trasferito a Spiazzo, per essere affidato al carro funebre.
I vigili del fuoco volontari dei corpi di Villa Rendena, Pelugo e Spiazzo hanno proceduto a controllare tutte le malghe presenti verso il fondovalle, sia in Val Borzago che in val San Valentino, per verificare se Aziz Ziriat potesse trovarsi in una di quelle strutture, nell’eventualità che potesse aver tentato di scendere a valle per dare l’allarme dopo la caduta in cui era incappato l’amico. Una possibilità che, per ora, sulla carta, poteva mantenere vive le speranze di trovare ancora in vita il trentaseienne. Le verifiche, tuttavia, non hanno dato alcun esito e si fa sempre più concreta la possibilità che anche il corpo di Ziriat possa essere recuperato in quota, anche se difficilmente potrà essere possibile comprendere che cosa possa essere accaduto.
Il Servizio gestione strade della Provincia e i vigili del fuoco volontari hanno provveduto a sgomberare dalla neve la strada che dal Pian de le Seghe si addentra nella Val Borzago, in modo da agevolare il lavoro dei soccorritori: una cinquantina di operatori del Soccorso alpino e di militari delle fiamme gialle potranno salire in quota con i mezzi e da lì essere portati in quota più rapidamente dall’elicottero. Le penne nere dei volontari dei Nuvola assisteranno poi i soccorritori garantendo loro generi di conforto in cima alla Val Borzago.