Trentino Alto Adige tra le regioni più pericolose per i lavoratori: 23 vittime in undici mesi
Un aspetto particolarmente preoccupante emerge dall'analisi delle fasce d'età più colpite: i lavoratori over 65 mostrano un'incidenza di mortalità quadrupla rispetto alla media, con 131,5 decessi per milione di occupati. Segue la fascia 55-64 anni con un'incidenza di 49,7, evidenziando come l'età avanzata rappresenti un fattore di rischio significativo
TRENTO. Il Trentino-Alto Adige si conferma tra le aree più critiche d'Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, collocandosi in "zona rossa" secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre. I dati, aggiornati a novembre 2024, dipingono un quadro allarmante per la regione alpina.
Con 23 vittime nei primi undici mesi dell'anno, il Trentino-Alto Adige registra un'incidenza di morti sul lavoro superiore del 25% rispetto alla media nazionale, che si attesta a 31 decessi per milione di lavoratori. Questo dato colloca la regione al quarto posto tra le aree più pericolose d'Italia, dopo Basilicata, Valle d'Aosta e Umbria.
Il posizionamento in "zona rossa" rappresenta un campanello d'allarme significativo per le istituzioni locali e richiede un'immediata riflessione sulle politiche di prevenzione attualmente in atto. Il settore delle costruzioni, come nel resto d'Italia, si conferma quello più a rischio, seguito dai trasporti e dal magazzinaggio.
Un aspetto particolarmente preoccupante emerge dall'analisi delle fasce d'età più colpite: i lavoratori over 65 mostrano un'incidenza di mortalità quadrupla rispetto alla media, con 131,5 decessi per milione di occupati. Segue la fascia 55-64 anni con un'incidenza di 49,7, evidenziando come l'età avanzata rappresenti un fattore di rischio significativo.
Incidenti mortali sul lavoro by 27sqmn8x2b
Il contrasto con regioni virtuose come Veneto e Marche, che si collocano in "zona bianca" con le incidenze di mortalità più basse della penisola, sottolinea l'urgenza di interventi mirati nel territorio trentino per allineare gli standard di sicurezza alle best practice nazionali.
Questi dati emergono in un contesto nazionale che ha già registrato 1.000 vittime sul lavoro da gennaio a novembre 2024, con un incremento di 32 decessi rispetto allo stesso periodo del 2023, evidenziando come la sicurezza sul lavoro rimanga una delle sfide più urgenti per il territorio trentino e per l'intero Paese.