Lotta alla pedofilia nella Chiesa, mons. Tisi dopo l'indagine di Bolzano: «Faremo altri passi»
Il vescovo di Trento: quelle conclusioni sono molto forti e vogliamo declinarle nella nostra realtà. Annunciata anche la pubblicazione imminente di nuove linee guida per la tutela delle persone minori e vulnerabili
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TRENTO. «L'indagine di Bolzano ha dimostrato ancora una volta quanto sia drammatica la realtà dell'abuso e quanto la Chiesa, purtroppo in ritardo, abbia preso coscienza di tutto questo.
Nella nostra Chiesa abbiamo avviato alcuni passi, e ne dobbiamo fare tanti altri. È imprescindibile camminare in questa direzione. Pensiamo di lavorare sulle conclusioni dell'indagine di Bolzano, perché sono molto forti e molto provocanti e vogliamo declinarle nella nostra realtà».
Lo ha detto l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi (nella foto), parlando con i giornalisti a margine dell'incontro per la festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, e per l'avvio del Giubileo.
I passi fatti, ha aggiunto monsignor Tisi, sono «l'apertura del Centro d'ascolto e i vari convegni che abbiamo fatto, il fatto che ogni anno diamo notizia dei casi acclarati e il fatto che a pochi giorni avremo un nuovo convegno sugli abusi dove pubblicheremo alcune linee guida per la tutela delle persone minori e vulnerabili.
E credo che anche il convegno dell'anno scorso sull'abuso di coscienza sia stato molto importante. In questa linea continueremo a lavorare».
”La Diocesi di Bolzano, con il suo lavoro importante e incisivo, diventa per noi una provocazione a continuare quello che stiamo facendo".