Lutto / Persone

Addio al dottor Arturo Marzatico, il medico intellettuale, poeta e viaggiatore è morto a 94 anni

Protagonista della cita culturale e civile di Trento, era uno sportivo ed un grande appassionato di esplorazioni: il funerale martedì 28 gennaio

di Leonardo Pontalti

TRENTO. Era stato per anni il medico condotto di centinaia e centinaia di trentine e di trentini. Ma Arturo Marzatico era molto di più: scrittore, pittore, poeta, viaggiatore, sportivo.

Marzatico se n'è andato ieri a 94 anni, circondato dall'affetto della moglie Emilia e dei figli Anna, Franco e Margherita. Nato nel giugno del 1929, secondo tra i fratelli Ulisse e Augusta, aveva da sempre mostrato una curiosità e uno spirito di iniziativa che nella vita non lo avrebbero mai lasciato. Eccolo dunque dedicarsi al parapendio, alla canoa, al volo con alianti e motoalianti, all'attività subacquea e ai viaggi. Un amore che condivideva con pochi profondi amici e che ha sempre coltivato anche dopo aver conosciuto la amata Emilia che - ricordano i figli - «era più schiva, meno portata all'avventura e raramente lo seguiva nei suoi viaggi, sempre tuttavia sostenendone la passione».

Sudamerica, Centroamerica, Africa, Asia: in moltissimi casi vere e proprie imprese affrontate via terra, come nel caso delle traversate verso il Medio Oriente o l'India.

E poi, la passione civile (con Italia Nostra) e l'ancor più intensa passione per l'arte, che la famiglia Marzatico ha sempre avuto nel proprio Dna, basti ricordare le figure di uno dei fratelli di Arturo, Ulisse custode di un patrimonio di conoscenza che ha tramandato per anni attraverso gli scaffali della sua libreria, o del figlio, Franco, attuale sovrintendente.

Arturo aveva esplorato quasi tutti i campi attraverso i quali si può esprimere l'ingegno umano spaziando dalla pittura - coltivata fin dall'infanzia ma, con continuità, soprattutto dal 1975, esponendo in numerosi mostre a livello locale e nazionale ed entrando a far parte del collettivo del Centro Arti Visuali - alla letteratura, dilettandosi sia nella prosa che nella poesia.

Il tutto senza mai trascurare la sua attività di medico - prima in galleria Tirrena e poi in via Pozzo - nella quale era stato un innovatore, esplorando - in anni in cui ancora il tutto era sperimentato solo a livello pionieristico - i possibili benefici della crioterapia e appassionandosi ai settori della dietologia e della medicina sportiva.

Una figura che è rimasta cara nell'immaginario e nei ricordi di tanti, che lo salutavano calorosamente quando passeggiava in città (negli ultimi tempi in carrozzina) anche dopo un quarto di secolo dalla fine della sua onorata carriera di medico. Il funerale sarà celebrato domani, martedì 28 gennaio, alle 10 al cimitero di via Giusti.

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