Truffa / Il caso

All'esame della patente con la micro-telecamera e l’auricolare: lo hanno preso subito

Un funzionario della Motorizzazione lo aveva notato, ed ha chiamato la Volante della Polizia: il pakistano aveva tutta l’attrezzatura, con le batterie incollate al torace.  Il caso non risulta essere isolato: un anno fa in Italia erano state denunciate quattro persone, mentre per altre dodici l'esame della patente era stato annullato

di Francesca Cristoforetti

TRENTO. È stato «pizzicato» mentre stava copiando all'esame per ottenere la patente di guida. Beccato con tanto di micro-telecamera e un apposito auricolare per ricevere i suggerimenti che gli arrivavano direttamente dall'esterno. E’ avvenuto il 27 gennaio in un'aula della Motorizzazione del capoluogo, lungo la tangenziale ovest.

Protagonista di questa vicenda un cittadino pakistano di 40 anni che come altri si era iscritto all'esame di teoria, come tanti altri, per riuscire a conseguire i documenti necessari per mettersi alla guida.

Durante lo svolgimento della prova scritta, il comportamento dell'uomo ha insospettito particolarmente uno degli esaminatori che subito si è accorto che qualcosa non andava.

Secondo la sua esperienza infatti si stava compiendo qualcosa di «irregolare» e per questo immediatamente sono state chiamate le forze dell'ordine.

Sul posto quindi sono arrivati i poliziotti delle volanti della Questura del capoluogo che effettivamente hanno trovato riscontro nei dubbi sollevati dall'esaminatore. Dubbi quindi che erano fondati. Addosso al quarantenne gli agenti di polizia hanno trovato degli strumenti necessari per ottenere un aiuto da amici e conoscenti, dall'esterno.

In particolare, il quarantenne aveva un auricolare collegato via onde-radio ad una ricevente ed una microcamera, a forma di bottone. Il tutto era collegato ad una batteria nascosta sotto la maglietta e attaccata al torace con del nastro adesivo.

Per questo, una volta appurato quanto accaduto, la polizia lo ha denunciato - in stato di libertà - per «violazione della legge che punisce chiunque, in sede di esami o concorsi, si appropri di lavori o capacità altrui, facendole proprie», riporta la Questura in una nota ufficiale.

Il materiale utilizzato dall'indagato è stato sottoposto a sequestro per poi procedere con i dovuti atti di rito. Il caso non risulta essere isolato: un anno fa in Italia erano state denunciate quattro persone, mentre per altre dodici l'esame della patente era stato annullato. Per loro quindi, tutto da rifare. Tra queste una anche a Trento.

Si era trattato di persone che, per ottenere le risposte giuste avevano usato microtelecamere nascoste nei bottoni dei vestiti, micro auricolari e modem wifi. La truffa era stata scoperta ancora nel 2022 a Domodossola, quando due pakistani avevano ottenuto il permesso di usare le cuffie per tradurre le domande, non essendo in grado di leggere le domande in italiano. Ma durante l'esame erano riusciti a mettersi in contatto telefonico con l'esterno. Le indagini avevano consentito di identificare altre dieci persone che avevano usato lo stesso trucco non solo nelle sedi di Trento e di Bolzano ma anche in altre sei province. 

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