Strade rumorose, la Provincia interviene: piano d’azione per oltre 240 chilometri
La giunta segue una direttiva europea per la gestione del rumore su nove assi, aree dove abitano oltre 185 mila trentini, percorse da più di 3 milioni di veicoli all’anno. Troppi decibel mettono a rischio la salute, previste nuove circonvallazioni, asfalto fonoassorbente, barriere antirumore e autovelox
TRENTO. Il rumore stradale è pericoloso. Al punto che l'Unione europea ha emanato una direttiva con cui impone a tutte le amministrazioni pubbliche l'obbligo di stendere un piano d'azione relativa al gestione del rumore ambientale.
Così la Provincia da anni stila un Piano con cui determina le strade che sono più a rischio per le soglie di rumore stabilite per legge. La settimana scorsa la Giunta provinciale ha approvato l'aggiornamento del Piano per i prossimi anni, relativo alle strade di sua competenza provinciali che superano i passaggi di tre milioni di auto all'anno.
Ha realizzato una mappatura grazie alla consulenza dello studio roveretano di ingegneria di Pietro Maini e del servizio provinciale di gestione strade, che riguarda oltre 240 chilometri di arterie stradali.
Si tratta di nove strade statali e provinciali molto conosciute: la Strada Statale 47 della Valsugana; la Strada Statale 12 dell'Abetone e del Brennero; Strada Statale 43 della Val di Non e Strada Provinciale 235 Interporto di Trento - Località Rupe; Strada Statale 240 di Loppio e Val di Ledro, con varianti e diramazioni; la Statale 45 bis Gardesana Occidentale; Strada Statale 48 delle Dolomiti; Strada Provinciale 1 del Lago di Caldonazzo; Strada Provinciale 90 Destra Adige - II tronco; Strada Provinciale 255 di Lavis. I rischi per la salute sono molti.
Secondo l'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, a Volano, Calliano, Nave San Felice, Dermulo, Vezzano, Pietramurata, Vigolo Baselga e a Valcanover nel comune di Pergineaumentano le malattie cardiovascolari se si è sottoposti a un rumore continuo. L'Ue ha quindi stabilito delle soglie, che per le strade di questo tipo è di 70 decibel, ma in presenza di scuole e Case di riposo si abbassa. E poiché non tutti possono andare a vivere in un bosco, la Provincia con il suo Piano interviene per abbassare le soglie, con nuove asfaltature con materiale fonoassorbente, con barriere antirumore, con nuove circonvallazioni e anche con un pressante invito ai Comuni per le tratte di loro competenza a installare autovelox per fare abbassare la velocità, che oltre a diminuire i rischi fanno ridurre il rumore del traffico.
La popolazione interessata, che vive sui nove assi viari sotto esame, è di oltre 185 mila persone. Praticamente un terzo della popolazione complessiva provinciale. Per cui la Giunta ha già in cantiere diversi interventi di risanamento, circa una trentina sparsi su tutte le nove arterie stradali interessate il cui termine è previsto nel 2028. Tra i tanti spicca l'intervento che riguarda il Nuovo ospedale con la messa in sicurezza della statale 12 a Ravina: la strada sarà interrata per 100 metri, per non dare fastidio ai pazienti ricoverati, con un costo peraltro notevole di quasi 50 milioni di euro, tutto compreso.
Altro intervento importante, la cui conclusione sarà la posa di una barriera antirumore nella zona di Pergine centro (all'altezza di Ponte Regio), lunga 1,3 chilometri. Un'altra barriera antirumore è prevista a Novaledo, lunga 150 metri. Intervento importante anche per il nuovo tronco Castelnuovo-Tollo con una spesa di 35 milioni e mezzo di euro, con soluzioni migliorative per alcuni edifici della zona.
Più altri interventi minori, ma decisivi, con la posa di asfalti antirumore sulla Valsugana in prossimità di abitazioni.
Importante il progetto del Bus Transit in Val di Fassa in vista delle Olimpiadi e anche la realizzazione della circonvallazione di Cles lungo la statale 43. Sarà realizzata una galleria artificiale, che secondo gli studi fatti dovrebbe riuscire a fare diminuire il traffico del 60% nel tratto di attraversamento di Cles.
È un intervento atteso perché non ridurrà solo il rumore, ma anche l'inquinamento ambientale. La spesa prevista è di oltre 91 milioni.
Altra spesa ingente - oltre 161 milioni - è quella per il nuovo collegamento tra Passo San Giovanni a Nago e Arco, con una nuova galleria a Nago.
A Lavis sarà steso un nuovo asfalto fonoassorbente e a Mezzocorona sarà realizzato un collegamento tra la rotatoria di Mezzocorona il casello autostradale di San Michele.
Come detto c'è anche un'attenzione agli autovelox.
La Provincia suggerisce ai Comuni il controllo della velocità a Volano, Calliano, Nave San Felice, Dermulo, Vezzano, Pietramurata, Vigolo Baselga e a Valcanover nel comune di Pergine.
Soprattutto, viene annunciato, tra le righe, che l'amministrazione provinciale darà attuazione a breve anche al Piano della mobilità che dovrebbe aiutare a sistemare il flusso veicolare, soprattutto nel periodo turistico, per una sostenibilità ambientale del carico sulle Alpi.