La salma attende i funerali, ma non si possono fare perché non ci sono parenti: l'appello: «aveva qualcuno in Trentino»
Giovanni Brioni, 75 anni, viveva da solo ed è stato trovato nella sua abitazione di Reggio. Le esequie sono bloccate perché non ci sono parenti che si sono fatti avanti
REGGIO EMILIA. E’ morto in casa, da solo, e l’allarme è venuto dai suoi amici. Ma per fare i funerali serve che si faccia avanti un parente, e quindi la salma è sempre custodita presso l’obitorio di Reggio Emilia, dove è morto nei giorni scorsi Giovanni Brioni, di 75 anni. E ora gli amici lanciano un appello: «Aveva detto di avere dei parenti in Trentino, per favore si facciano avanti».
Il dramma una settimana fa, probabilmente nella notte fra domenica e lunedì, nella casa singola in cui abitava nella periferia urbana di Reggio Emilia. La sua salma è ancora all’obitorio del cimitero nuovo di Coviolo, dove nessuno l’ha potuta visitare. Né si può organizzare il funerale finché non si presenterà qualche lontano parente. «Penso che ve ne sia qualcuno in Trentino Alto Adige, ma se non comparirà si rischia che le esequie siano disposte senza alcun avviso – spiega Luciano Bedeschi, presidente del circolo fotografico “Il Torrione” di Casalgrande che Brioni aveva contribuito a fondare – La burocrazia impedisce di intervenire a noi amici, le uniche persone con cui Giovanni avesse relazioni. Difatti era scapolo e tra i familiari gli rimaneva solamente un fratello morto nel novembre dell’anno scorso».
Mentre l’amica Mirella, che ci ha scritto in redazione, fa un appello: «Attualmente la salma è bloccata in attesa che si trovino i parenti ma per il momento non si è fatto vivo nessuno, volevo quindi chiedervi se fosse possibile pubblicare un annuncio sul vostro giornale». Il contatto degli amici è 333 646 1165.
Brioni era in pensione da parecchi anni. La fotografia era per lui non una professione, ma una vocazione coltivata da decenni..