Riva / La cerimonia

L’ultimo saluto al partigiano Renato Ballardini sulle note di “Bella ciao”

Al Grez di Riva il funerale laico dell’avvocato, scomparso a 97 anni. Per ricordarlo rose rosse e gli stendardi dell’Anpi: «Un orgoglio per tutti noi»

RIVA DEL GARDA. Erano centinaia, oggi pomeriggio, le persone che si sono raccolte intorno alla famiglia di Renato Ballardini, al cimitero al Grez di Riva del Garda, per dare l’ultimo saluto all’amico, avvocato, partigiano e politico, scomparso sabato scorso all’età di 97 anni. Una cerimonia laica, con un cuscino di rose rosse a decorare la bara, e gli stendardi dell’Anpi a fare da cornice, come quello della della «Brigata Garibaldi Eugenio Impera». 

È stato proprio il presidente dell’Anpi trentina, Mario Cossali, a ricordare per primo «il partigiano Ballardini». Ne ha ricordato la figura di giovanissimo partigiano, la scelta di opporsi al pensiero dominante, il pericolo scampato nel giorno che segnò il martirio di tanti compagni quel 28 giugno 1944. 

Poi hanno parlato, tra gli altri, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Rovereto, Andrea Tomasi, Paolo Tonelli. «Una presenza forte e di riferimento anche in famiglia - ha detto da parte sua Bruno Ballardini, cugino di Renato, avvocato e già sindaco di Rovereto - era un orgoglio per tutti noi. È stato, sul fronte professionale, un grandissimo maestro per me e per molti giovani colleghi che lo ricordano».

Alla fine a salutare Renato Ballardini sono state le note e le parole di «Bella ciao».

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