Abbattimento dei lupi, Fugatti esulta: «il protocollo Ispra è passo avanti, con la possibilità di intervenire»
Il presidente della Provincia commenta le novità in materia: «come per gli orsi, il documento stabilisce quote di abbattimento anche su base provinciale»
ANIMALISTI "Non c'è nessuna norma che lo consenta"
ISPRA Da tre a cinque esemplari all'anno
IL FATTO Quattro lupi trovati morti a Barco
I DATI Grandi carnivori, nel 2023 in Trentino 98 orsi e 200 lupi
TRENTO. "Il nuovo protocollo sperimentale per l'identificazione e la gestione dei lupi urbani e confidenti, curato dall'Ispra, rappresenta un passo avanti fondamentale nella gestione della presenza del lupo. Anche in Trentino. Il documento stabilisce infatti, per la prima volta, delle quote di abbattimento anche su base provinciale, sulla base della consistenza della presenza del predatore sul territorio, al pari di quanto stabilito lo scorso anno per gli orsi attraverso la nostra legge provinciale", lo dice il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
"Anche per i lupi (in Trentino contiamo 27 branchi e diversi esemplari in dispersione) l'abbattimento non è un tabù, e il protocollo fornisce indicazioni utili per capire quando sia necessario intervenire e quando, invece, sia possibile evitare tale misura. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di introdurre strumenti più efficaci per tutelare la sicurezza delle nostre comunità e delle attività economiche legate alla montagna, come l'allevamento e il turismo. La possibilità di intervenire con l'abbattimento di esemplari confidenti, ovvero quelli che perdono la naturale diffidenza nei confronti dell'uomo, è una misura che può contribuire a ridurre i rischi e a garantire una coesistenza più equilibrata. Continueremo a lavorare affinché le esigenze del nostro territorio vengano ascoltate e rispettate", conclude Fugatti.