Sanità / Problema

Se ne va il dottor Andrea Ziglio, direttore degli ospedali di Arco e Tione: prestigioso incarico a Modena

Trentino, 40 anni, una vasta esperienza, era a capo delle strutture da meno di due anni: «Nessuno screzio con l’Azienda sanitaria, opportunità di lavoro che ho preso»

di Paolo Liserre

ARCO. La sanità trentina perde un altro pezzo. E in particolare quella periferica, dall'Alto Garda alle Giudicarie. Il dottor Andrea Ziglio, 40 anni, trentino di nascita, dal 1° aprile dell'anno scorso titolare della direzione sanitaria degli ospedali di Arco e Tione, lascia il Trentino e torna in Emilia Romagna. Salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, nelle prossime settimane l'attuale direttore sanitario del nosocomio arcense assumerà l'analogo incarico al vertice della Clinica Universitaria di Modena.

Un incarico "politico", della durata di quattro anni, di assoluto prestigio e che rappresenta un avanzamento di carriera importante per il professionista trentino.

La notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, è cominciata a circolare già ieri mattina negli ambienti sanitari del capoluogo e solo nel primo pomeriggio è approdata anche in zona. La conferma è arrivata da una nota ufficiale dell'Usl e dell'azienda ospedaliera di Modena: «Sono state definite le nuove direzioni strategiche delle Aziende sanitarie della provincia di Modena - recita il comunicato - Per quanto riguarda l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, il nuovo direttore sanitario è il dottor Andrea Ziglio mentre il nuovo direttore amministrativo è il dottor Cosimo Palazzo che sostituiscono rispettivamente il dottor Ottavio Nicastro e il dottor Lorenzo Broccoli. Figure di diversa estrazione ed età - prosegue la nota nel passaggio che maggiormente interessa anche la nostra zona - per un mix di esperienza e innovazione al servizio dei cittadini del territorio modenese».

Nato a Trento nel 1985, ma originario di San Michele all'Adige, Andrea Ziglio si è laureato nel 2010 a Verona dove, nel 2016, si è specializzato in igiene e medicina preventiva. Ha iniziato la propria carriera nello stesso anno all'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto per poi passare a fine 2017 all'Azienda Usl di Modena dove, dal 2018 a fine giugno 2021, ha ricoperto l'incarico di dirigente medico responsabile della direzione medica di stabilimento dell'ospedale di Carpi. Da luglio 2021 è stato medico della direzione sanitaria dell'Irccs (Istituto delle scienze neurologiche) dell'Ausl di Bologna.

Il dottor Ziglio aveva assunto l'incarico di direttore sanitario facente funzioni degli ospedali di Arco e Tione il 1° marzo di due anni fa per poi diventare direttore titolare a tutti gli effetti con decorrenza 1° aprile 2024, meno di un anno fa.

«La notizia mi giunge nuova - commenta il presidente della Comunità di Valle Claudio Mimiola - E sicuramente rappresenta un brutto colpo per la sanità della nostra zona. In questi mesi ho avuto modo d'interagire più volte col dottor Ziglio e di apprezzarne le qualità professionali e umane, si tratta sicuramente di un addio che lascia il segno. È un peccato e mi dispiace. Farò i necessari approfondimenti con l'assessora provinciale competente».

Nel tardo pomeriggio, al termine di una giornata ovviamente movimentata, anche il professionista trentino ha fatto sentire la sua voce precisando e sottolineando che alla base della sua decisione non vi sono screzi o incomprensioni con l'Azienda sanitaria provinciale: «Mi è stata fatta un'offerta prestigiosa, come direttore sanitario aziendale in un'azienda universitaria molto importante, che ho deciso di cogliere - ha detto al nostro giornale il dottor Andrea Ziglio - Rappresenta quindi una grande sfida, oltre che una progressione dal punto di vista professionale, in un territorio dove tra l'altro ho già lavorato e che conosco bene».

«Ringrazio l'Azienda sanitaria e i suoi professionisti che mi hanno dato moltissimo e a cui spero di aver dato altrettanto, in particolare negli ospedali dove ho lavorato - prosegue Ziglio - So che la direzione è già al lavoro per individuare una sostituzione senza discontinuità. È un periodo storico complesso e di cambiamento, ma sono certo che l'Azienda, di concerto con il Dipartimento Salute ed il nostro assessorato, riusciranno ad interpretarlo al meglio».

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