Servono gli stessi diritti per i pendolari trentini: l'interrogazione di Franzoia sull'Alto Adige Pass
Da giugno, l'Alto Adige introdurrà un abbonamento annuale di 250 euro che permetterà di spostarsi liberamente in tutto il territorio altoatesino e raggiungere Trento da qualsiasi località. Una soluzione vantaggiosa che però non trova reciprocità
TRENTO. Il divario tra la provincia di Trento e quella di Bolzano si allarga sui trasporti. Da giugno, l'Alto Adige introdurrà un abbonamento annuale di 250 euro che permetterà di spostarsi liberamente in tutto il territorio altoatesino e raggiungere Trento da qualsiasi località. Una soluzione vantaggiosa che però non trova reciprocità: i pendolari trentini che lavorano a Bolzano non potranno beneficiare di un'offerta simile.
La situazione penalizza economicamente i numerosi lavoratori trentini che quotidianamente si spostano verso l'Alto Adige. Mentre gli altoatesini potranno raggiungere Trento con un unico titolo di viaggio, i trentini continueranno a pagare tariffe più elevate per recarsi a Bolzano.
L'interrogazione presentata in Giunta provinciale da Mariachiara Franzoia evidenzia questa disparità e chiede all'amministrazione se sia a conoscenza dei vantaggi dell'Alto Adige Pass, quanti pendolari trentini utilizzino il trasporto pubblico per lavorare in Alto Adige e, soprattutto, se intenda introdurre uno strumento analogo in provincia di Trento.