Elton John, Zucchero e Pausini, ma servono soldi
Peter Gabriel, Mark Knopfler, Elton John, Zucchero e Laura Pausini. Questo il calibro degli artisti che potrebbero esibirsi l'estate prossima a Trento nel cartellone della quarta edizione del Summer Festival 2015. Dopo tre anni questa manifestazione infatti vuole alzare il tiro della sua proposta musicale con l'obiettivo di far crescere ulteriormente un festival che ha già portato nelle passate estati nel cuore del capoluogo musicisti italiani ed internazionali come Joan Baez, Antonello Venditti, Marco Mengoni e Randy Crawford.
Ma ora i due ideatori del Trento Summer Festival Roland Barbacovi , con la sua Showtime Agency e Alessandro Raffaelli (editore fra l'altro di Radio Italia anni ?60) vogliono puntare ancora più in alto e non nascondono le loro ambizioni convinti che questa kermesse abbia davvero tutte le carte in regola per imporsi anche a livello nazionale. «La risposta del pubblico nelle prime tre edizioni - spiega Roland Barbacovi - anche grazie alla collaborazione nell'ideazione con il Cdm di Rovereto, è stata all'altezza delle nostre aspettative premiando la scelta di puntare su artisti capaci di coinvolgere una platea con gusti differenti come accaduto anche la scorsa estate con Earth Wind & Fire, Fiorella Mannoia e gli Afterhours con il loro live rivolto ad un pubblico pià rock. Ora però crediamo sia giunto il momento di fare crescere questo Festival che per noi ha grandi potenzialità».
Per compiere il salto di qualità decisivo però le due anime del Festival hanno già incominciato a confrontarsi con le istituzioni: «È chiaro che per crescere - sottolinea Alessandro Raffaelli - c'è bisogno del supporto e dell'attenzione delle istituzioni. Anche per questo abbiamo già iniziato un confronto con i vertici provinciali con un progetto preciso e ambizioso in grado di far diventare questo festival estivo un evento in grado di avere ricadute economiche importanti non solo per il capoluogo ma anche per tutto il Trentino e con un enorme volano pubblicitario». Il «nuovo» Trento Summer Festival nelle intenzioni dovrà quindi assumere una sempre più decisa dimensione internazionale, un modello di riferimento per capirci si può trovare nel "Lucca Summer Festival", nel "Collisioni" a Barolo o nel "Moon & Stars" di Locarno, proponendo quindi concerti di artisti artisti come Gabriel, Knopfler o Laura Pausini quindi in grado di richiamare almeno sei settemila persone ad evento. Non a caso, dopo gli anni dei grandi ritiri calcistici, questi stanno diventando quelli dei "Music Tourism Festival" con intere famiglie che prenotano la loro vacanza in base a questo o quel festival di grande musica leggera: in tutta Europa i grandi festival musicali estivi crescono di anno in anno: basti dire che in Inghilterra il governo si è impegnato dal 2013 al 2015 ad investire ogni anno 70 milioni di sterline solo per questi eventi».
Appare chiaro come per ospitare questo genere di artisti la prima mossa sia quella di abbandonare Piazza Fiera, che ha ospitato le prime edizioni con una capienza attorno ai 2500 spettatori , per una nuova location di grande prestigio in grado di accogliere almeno settemila persone, magari in un'altra prestigiosa zona del capoluogo. Il messaggio forte è quello di dare forma ad un Music Festival, di almeno tre giornate, con un cartellone in grado di attirare un pubblico da tutto il Nord Italia ed Europa, almeno venti-venticinquemila persone, e di conseguenza di avere un forte indotto al prodotto interno lordo con notevoli ricadute per ristoranti, negozi, hotels e attività in Trentino, oltre all'enorme indotto gratuito pubblicitario che ne deriverebbe, dall'arrivo a Trento di giornalisti, troupes, testate e media da tutta Italia e dall'estero.
«Per questa operazione - concludono Barbacovi e Raffaelli - è necessario un budget assai più sostanzioso - fra gli ottocentomila euro ed il milione - per il quale c'è bisogno di un coinvolgimento di altre realtà istituzionali ed economiche della città, della provincia e della regione con la necessità di risposte in tempi brevi perché un festival come quello a cui pensiamo ha bisogno di una programmazione attenta fin da subito».