Prendersi cura del prossimo: «Trento, una città per educare»
Venerdì 5 giugno, alle ore 20, presso la Sala della Cooperazione in via Segantini n. 10, verrà presentato il progetto “Trento, una città per educare”. Frutto del lavoro di rete portato avanti da diversi soggetti con il comune obiettivo di costruire una città che educa, il progetto si traduce in un'alleanza educativa, un patto che verrà presentato alla cittadinanza. Saranno presenti le autorità, nelle persone del Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, del Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, del Dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, Luciano Malfer, a testimoniare il sostegno al progetto sia del Comune di Trento che dell'Agenzia provinciale per la famiglia. Interverrà lo psicoterapeuta Ezio Aceti, esperto a livello nazionale nella formazione con i genitori, che stimolerà la riflessione sull’importanza del prendersi cura dell’altro.
Seguirà l'intervento di Alberto Pacher, con una riflessione sulla cittadinanza attiva e consapevole per la sensibilizzazione al bene comune. Durante la serata saranno presentati “I sabati dell'educare” che a partire dal prossimo autunno verranno proposti sui territori della città. Si tratta di occasioni formative e d'incontro rivolte a tutti coloro che di educazione si occupano e preoccupano, una giornata in cui le famiglie con i loro figli, incontreranno esperti, si confronteranno con le altre agenzie educative, parteciperanno a laboratori. Un'occasione per la rete e l'alleanza appena costituita per mettersi in gioco, partendo dalle collaborazioni e le attività già in essere. Il primo territorio coinvolto sarà quello della collina est di Trento, dove recentemente è nato il “Distretto Famiglia”.
L’esperienza di “Trento, una città per educare” nasce dalla realtà del “Progetto Tuttopace”, decollato nel 2001 nelle scuole della città, grazie al quale un gruppo di insegnanti ha iniziato a incontrarsi, per condividere percorsi sull’educazione alla pace e ai suoi valori. Parallelamente, anche i genitori hanno sentito l’esigenza di confrontarsi sull'alleanza tra scuola e famiglia, organizzando percorsi formativi e incontri nelle scuole, esperienza da cui è nato un vero e proprio “patto educativo”.
Da queste esperienze, limitate alle scuole coinvolte, è nata la volontà di docenti e genitori di ampliare l’esperimento a tutta la città e a tutti gli educatori in senso lato, e la richiesta di coinvolgere tutto il tessuto locale di scuole, famiglie, istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che a vario titolo interagiscono con tematiche educative, è stata presentata direttamente al Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta. Il Comune, riconoscendo la validità della proposta, ha favorito lo sviluppo del progetto, sostenendo con convinzione l’obiettivo di coinvolgere tutta la città, valorizzando le numerose realtà ed esperienze educative già presenti sul territorio.
Il progetto poggia sulla convinzione che l'educazione non è una questione privata tra genitori e figli o tra insegnanti ed alunni, ma ha un ruolo sociale straordinariamente importante, non solo perché prepara le donne e gli uomini di domani, ma perché è tutto il contesto sociale a condizionare fortemente lo sviluppo educativo di un individuo. In una società globalizzata e frammentata, diventa importante l’esperienza di una coerente alleanza educativa che si realizzi nella collaborazione e nella rete, non virtuale ma reale, frutto dell’incontro vitale tra persone e culture. In questo modo le diverse agenzie educative (famiglie, scuola, associazioni, enti, cooperative, aziende, ...) possono integrarsi a vicenda per costruire insieme percorsi educativi che favoriscano un’armoniosa maturazione della persona e della comunità.
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