Musica tra divieti e spazi urbani: sabato il dibattito al LiberCafè
L'articolo che abbiamo pubblicato due giorni fa ha scatenato il dibattito, sia su siti e social network, sia con reazioni e interrogazioni a livello politico. E per domani è stato organizzato un incontro pubblico: Anima Mundi Creativity Factory ha organizzato, infatti, una conferenza stampa - dibattito per sabato 14 maggio alle ore 10 presso il LiberCafè di piazza Dante a Trento.
IL COMUNICATO
Una città dove la musica live viene individuata come disturbo o problema di ordine pubblico è una città povera: non servono solo i regolamenti o i divieti per affrontare le domande e le esigenze che caratterizzano quel bene comune chiamato musica. La creatività fa vivere le città e combatte il degrado creando veri e propri percorsi di cittadinanza attiva. Pensare la musica come un bene comune significa, in primo luogo, considerarla come un patrimonio condiviso e condivisibile da ognuno, un linguaggio universale capace di coinvolgere significativamente una comunità di ascoltatori, che non può essere pregiudizialmente delimitata da appartenenze specifiche.
Un linguaggio, dunque, sempre inclusivo, in grado di creare partecipazione, armonia, condivisione. La musica deve essere concepita quale elemento essenziale in ogni comunità, in ogni città, essendo essa stessa caratterizzata da una forte dimensione relazionale, int ersoggettiva ed espressiva, elementi fondamentali che la musica è pr opriamente in grado di restituire. Servono una riflessione e un confronto capaci di superare divieti e restrizioni.