Una stagione di prosa che sarà una vera festa
Se la programmazione della scorsa Stagione aveva l'obiettivo di riportare a teatro una larga fetta di spettatori offrendo un calendario di qualità ma anche giocato su interpreti in parte attinti dal mondo televisivo e cinematografico, quest'anno la Stagione 2016/17 si riappropria a tutto tondo del teatro non solo dal punto di vista dei testi, ma anche di interpreti che vivono principalmente la loro attività artistica in palcoscenico, da Gabriele Lavia a Umberto Orsini , da Mariangela D'Abbraccio a Glauco Mauri , per citarne alcuni, per un totale di venti rappresentazioni di cui 5 al Melotti di Rovereto.
«Sarà una festa del teatro» - ha indicato Marco Bernardi , alla sua seconda esperienza trentina in qualità di direttore artistico presso il Centro Santa Chiara - «un viaggio che traccia la storia dell'arte teatrale da Sofocle a Shakespeare, da Molière a Goldoni, da Pirandello a Eduardo fino agli autori contemporanei. Non vogliamo imitare il modello dello scorso anno, ma proporre di volta in volta un modulo diverso che possa maturare e rafforzare maggiormente il rapporto con un pubblico sempre più attento alla qualità».
Particolare attenzione è stata data quest'anno agli spettacoli con più interpreti rispetto a quelli di narrazione visti nella scorsa stagione, e consolidata la collaborazione con le realtà del territorio, a partire dal primo spettacolo La cucina di Arnold Wesker in scena al Cuminetti dal 25 ottobre al 6 novembre che vedrà in scena la neonata Compagnia Regionale frutto della collaborazione fra Teatro Stabile di Bolzano, Centro Santa Chiara e Coordinamento teatrale Trentino.
Diretto da Marco Bernardi il lavoro, forte di 25 attori residenti in regione (16 trentini e 9 altoatesini fra cui Andrea Castelli, Giovanni Vettorazzo e Giovanni Battaglia ) racconta la giornata di lavoro in un grande ristorante.
Per ricordare il 400° anniversario della morte di Shakespeare da giovedì 17 a domenica 20 novembre il sipario del Sociale (luogo deputato per tutti gli appuntamenti della Stagione compreso il Percorso Altre tendenze) si alzerà su Franco Branciaroli , regista ed interprete di «Macbeth», uno dei drammi più forti ed efficaci del Bardo a cui farà seguito dall'8 all'11 dicembre il capolavoro di Eduardo De Filippo «Filumena Martorano» con Mariangela D'Abbraccio diretta da Liliana Cavani , al suo debutto nella regia di prosa.
Dedicato a tutte le donne l'appuntamento che dal 15 al 18 dicembre vede in palcoscenico Claudia Gerini con il testo «Storie di Claudia» di cui Giampiero Solari firma la regia. L'attrice racconterà le biografie di donne che hanno fatto la storia.
Dal 12 al 15 gennaio ritorna a Trento Luca Zingaretti , nel ruolo di regista ed interprete, del fortunato testo The pride di Alexi Kaye Campbell , che in un'alternanza temporale esplora temi come il destino, l'amore, la fedeltà ed il perdono.
Dal 26 al 29 gennaio Alessandro Benvenuti , diretto da Ugo Chiti, darà voce ad Arpagone, il celebre «Avaro» di Molière.
Dopo essere stata rappresentata all'Expo, la «Bottega del caffè» di Goldoni sarà in scena a Trento dal 9 al 12 febbraio per la regia di Maurizio Scaparro e l'interpretazione di Pino Micol . Musiche di Nicola Piovani . Seguirà dal 23 al 26 febbraio uno dei testi più folgoranti di Pirandello «L'uomo dal fiore in bocca» diretto ed interpretato da Gabriele Lavia. L'atto unico verrà interpolato con pezzi di novelle dell'autore siciliano.
Umberto Orsini e Massimo Popolizio, che cura anche la regia, saranno i protagonisti dal 9 al 12 marzo della commedia «Il prezzo» di Arthur Miller, una storia di errori e di vittorie ambientata prima della crisi del '29.
Dal 23 al 26 marzo l'ultimo appuntamento con la grande Stagione è affidato a Sofocle con il suo «Edipo Re» interpretato da Glauco Mauri e Roberto Sturno, due attori della tradizione teatrale che si confronteranno con la moderna lettura registica di Andrea Baracco .