Il trentino Mariano de Tassis in tour con Renato Zero
C'è anche il trentino Mariano de Tassis (foto) , artista della luce, nel team creativo che accompagna Renato Zero nel suo Alt in tour che si apre con un doppio live domani e venerdì all'Unipol Arena di Bologna . Il light designer di Trento, come ci racconta in questa intervista, è stato chiamato proprio dal cantautore romano per curare una delle parti più importanti del suo nuovo show.
De Tassis, come è stato coinvolto nel tour?
«A scegliermi è stato proprio Zero che dopo aver visionato una decina di lighting designer, anche internazionali, proposti dall'agenzia F&P ognuno con proprie caratteristiche nell'uso della luce, ha scelto il mio modo di lavorare soprattutto dopo le visioni dei miei ultimi lavori (Columns of light) dove la luce diventa arte, segno, presenza».
Come ha preparato l'allestimento del tour?
«Abbiamo lavorato in un palasport perché questo show necessita di grandi spazi, per testare e creare la regia delle luci e dei movimenti dell'artista. Molto importante, secondo il mio modo di lavorare, è creare con l'artista una partitura di movimenti per avere sempre visioni diverse e particolari. L'artista deve fidarsi e lasciarsi condurre dalle mie indicazioni e questo è il lato più difficile ma devo dire che dopo i primi incontri ho trovato un Renato Zero voglioso di sperimentare cose nuove».
Ha ricevuto qualche indicazioni sui desiderata di Zero per il light show?
Le indicazioni di Zero sono state precise e nette: non voleva il classico show fatto solo di immagini e movimenti ma bensì una dimensioni più teatrale di eleganza, dove la luce diventa protagonista disegnando volumi cromatici e visioni di intrecci assimentrici. Come dire "voglio quello che tu sai fare meglio", quello che mi caratterizza come creativo delle luci. Una bella responsabilità ma mi rende orgoglioso che il mio tratto sia riconosciuto da grandi artisti».
Immagino che non ci possa rivelare troppi dettagli ma in che direzione ha intenzione di andare Zero nello show?
«L'obiettivo è quello di avere un grande contatto con il pubblico senza troppi codici e filtri, una visione dello show, se vogliamo, anche vintage dove la musica è protagonista ed il costume delle diverse visioni viene fatto completamente dalle luci senza grandi effetti».
Chi è per lei Renato Zero?
«Un'icona della musica italiana, un artista che ha sperimentato sia a livello musicale che in quello di trasformarsi sempre in nuovi personaggi. Zero è un vero creatore di emozioni che ancor oggi ha voglia di provare nuove emozioni».
Che effetto le fa affrontare questa tour?
«Sono contento e lusingato perché questo tour arriva dopo una pausa di circa quattro anni dai live. Il rientro con un grande artista italiano per il mio lavoro è uno stimolo per inserire le mie nuove esperienze, costruite in campi diversi dallo show live, codici diversi che mi permettono di sperimentare assieme all'artista nuovi linguaggi nella regia completa dello spettacolo».