Il blues style di Thomas Guiducci per un minitour in Trentino
È un vero e proprio mini tour trentino nel segno del blues quello che vedrà protagonista Thomas Guiducci (nella foto) in questo fine settimana.
Il bluesman piemontese sarà infatti in concerto oggi alle 18 al Flambard di Trento, domani sera, alle 21.30, al White Café di Pergine Valsugana e infine domenica alle ore 19 al Gulliver Pub di San Cristoforo.
Thomas Guiducci, classe 1974, è attivo nel panorama musicale da oltre vent’anni. Dopo aver conosciuto Dario Lombardo (di cui diventerà allievo per qualche tempo, formandosi al Centro Jazz Torino) subisce la
«folgorazione» per il blues in tutte le sue espressioni: dal delta blues delle origini al British-Rock-Blues più «moderno», approfondendone lo studio e la conoscenza socio-culturale. Parallelamente e di conseguenza sviluppa un amore per tutti i tipi di strumenti a corde tipici delle varie tradizioni folk (che studia in maniera approfondita sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista storico), dedicandosi agli strumenti resofonici, alle lapsteel, al mandolino, al banjo
ed all’ukulele.
Questa passione, in particolare per la musica statunitense, lo porta a curare progetti multimediali di divulgazione del blues in Italia e nel 2010, forte di una nuova maturità artistica, decide di intraprendere una carriera «solista» assieme agli allora B-Folk Guys, dando spazio sia a pezzi originali (influenzati dalla grande tradizione popolare americana) sia ad arrangiamenti in chiave folk-blues di classici e pezzi storici di stampo «roots»; il tutto è impreziosito dal destreggiarsi continuo dei musicisti tra tutti quegli strumenti tipici della folk music e a delle incursioni in territori musicali che sono tipici dell’alternative country e del garage blues.
Tutti questi elementi contribuiscono a dare vita ad un sound estremamente originale ed accattivante. Nel 2011 esce il primo EP «Live at Passerano Blues» ed un anno dopo, grazie alla piena maturazione, il primo album di inediti «The Heart and The Black Spider» che si avvale di importanti collaborazioni come quelle dei bluesmen Andrea Scagliarini e Dario Lombardo e del poliedrico musicista occitano Simone Lombardo. La formazione dei tre set trentini vede sul palco accanto a Guiducci, Roberto Tatoni (contrabbasso), Stefano Chiappo (piano, organo, tromba) e Piero Supino (batteria e percussioni).