Il balletto Teatro di Torino stasera al Melotti
Dopo il coinvolgente «Cantico dei Cantici», proposto in apertura di Stagione dalla compagnia Virgilio Sieni, la rassegna InDanza, promossa dal Centro S. Chiara, prosegue con un’altra eccellenza italiana: il Balletto Teatro di Torino, storico ensemble fondato da Loredana Furno nel 1979, oggi diretto dalla figlia Viola Scaglione.
Stasera, alle 21, l’Auditorim Melotti ospiterà il trittico Il corpo sussurrando che unisce un pezzo cult di Itzik Galili con la novità per la compagnia di Yin Yue e una creazione degli stessi danzatori dell’ensemble.
Il Balletto Teatro di Torino vanta oltre trentacinque anni di attività continuativa e oggi è una compagnia stabile di sei elementi con formazione eclettica, che ha sviluppato negli anni un percorso originale di creazione e di acquisizione di titoli.
In questo trittico s’incontrano le poetiche della coreografa newyorkese di origini mongole Yin Yue e dell’israeliano-olandese Itzik Galili. La creazione di Yue s’intitola Con Diviso e nasce sulle musiche di Giovanni Sollima: un’occasione per i danzatori di confrontarsi con la tecnica di movimento «FoCo» inventata dalla coreografa, unione di saperi occidentali della danza contemporanea e saperi orientali: le danze tradizionali della Mongolia. In questo pezzo Yue crea tra corpi e musica un gioco di intense corrispondenze.
Cammeo centrale della serata è Concept #1, performance in cui i sei danzatori della compagnia sono autori-improvvisatori di una danza composta sulla musica elettronica contaminata dall’arpa live di Federica Magliano. Chiude Chameleon, coreografia originariamente concepita per un gruppo «al femminile». Per il BTT il coreografo israeliano lo ha appositamente ripensato per una sola interprete: la solista spagnola Wilma Puentes Linares. Adagiato sulla composizione di John Cage «In a Landscape», il brano gioca sulla versatilità della danzatrice invitata a una continua metamorfosi per un suggestivo «esercizio» sulla rivelazione del complesso essere femminile, della personalità, sospeso tra astrazione e narrazione, umorismo e sensualità.