Il ritorno di Candirù con Minerva
C' è anche lo zampino di Michele Vicentini in Minerva il nuovo singolo di Candirù . Il cantautore trentino ha appena lanciato la canzone in tutti gli store digitali e su tutte le piattaforme streaming ma non mancherà anche una particolare versione fisica legata a questo brano. «Minerva» è una ballata rock che alterna momenti introspettivi ad altri più ritmati dove le chitarre acustiche lasciano spazio a sonorità western e decise. Il testo è in italiano, come sempre nel caso di Iacopo Candela , in arte Candirù, denso e ricco di simbologie. «Il brano - racconta all'Adige il musicista - è stato composto l'anno scorso in un periodo di riflessioni e parla di crescita, di come valga la pena abbattere alcune delle barriere che ci autocostruiamo o che qualcuno costruisce attorno noi, per poter respirare più profondamente, per trovare il proprio spazio. Ho incentrato ogni verso sulla metafora del fiammifero, che proprio quando raggiunge il suo scopo si consuma e che quindi vive una vita in attesa prima di realizzarsi».
La canzone è stata arrangiata assieme a Michele Vicentini dei Bastard sons of Dioniso - che ne ha curato la produzione di tutti gli strumenti a corda e la registrazione delle voci - e da Alessandro Battisti (uno dei più talentuosi ingegneri del suono in regione), che ha definito le atmosfere e curato la post produzione. Un team di lavoro consolidato che aveva già firmato alcune delle precedenti uscite Candirù. «Scrivere di sé e di quello che ci circonda è una questione per me molto delicata - sottolinea Candirù - e ogni volta cerco le mani migliori a cui affidare i miei pensieri. Solo Michele ed Alessandro avrebbero potuto cucire addosso a "Minerva" l'abito che avevo in mente». Parallelamente all'uscita in digitale il singolo verrà distribuito in una particolare versione fisica: una scatola di fiammiferi personalizzata abbinata al download digitale del brano.
«Mi piace dare un posto fisico e una forma ad una cosa altrimenti eterea come la musica, ho un forte legame con gli oggetti e le loro simbologie e cerco di trasmetterle esplorando modi di diffusione inusuali». Ha una dimensione legata allo spazio invece il video che accompagna «Minerva»: «Sono riuscito ad acquistare delle rare immagini del lancio del primo scimpanzé nelle spazio, nel 1961. Un evento che, seppur dibattuto, è stato un affascinante gesto pionieristico, un involontario atto di coraggio. Nel testo della canzone cito i missili e li paragono ai fiammiferi appunto. Non potevo quindi lasciarmi scappare l'occasione di rendere ancora più potente questo parallelismo...anche se credo in fondo sia tutta colpa della mia insaziabile fame di documentari».