Diritti umani, una rassegna di film
Sopra solo le stelle. Lotte per la libertà nel mondo è la rassegna cinematografica dedicata ai difensori dei diritti umani che è iniziata al Cinema Astra con la proiezione del documentario La forza delle donne (Italia, 2017), un’opera sulla diversità di genere in zone di conflitto e migrazioni forzate attraverso uno sguardo tutto al femminile. Il documentario si snoda lungo un viaggio in territori assediati dall’Isis - dal Libano al Kurdistan iracheno, fino a Mosul - ed è dedicato a due giornaliste uccise a Mosul nel 2017: Shifa Gardi, di Rudaw Tv e Veronique Robert, di France 2.
Gli altri tre filmati verranno proiettati, sempre alle ore 21, nella sede del Centro per la Cooperazione Internazionale. La serata del 3 maggio, nella Giornata internazionale per la libertà di stampa, sarà dedicata a Killing Pavel (Ucraina, 2017), prodotto dall’Organized Crime and Corruption Reporting Project con l’ucraina Slidstvo.
Il documentario ricostruisce le indagini avviate dai colleghi del giornalista Pavel Sheremet, ucciso a Kiev nel 2016 e le cui inchieste disturbavano le autorità bielorusse, russe e ucraine. La serata sarà introdotta da Valentina Vivona di Obct/Cci e dal giornalista Rai, esperto di Ucraina, Danilo Elia.
Seguirà, il 10 maggio, il documentario Science in Exile di Nicole Leghissa, realizzato in collaborazione con The World Academy of Sciences (2017): racconta la storia di quattro scienziati obbligati a fuggire da Siria, Yemen e Iraq a causa della guerra e vivere in esilio, sognando il momento in cui potranno tornare nei loro paesi. Oltre alla regista, saranno presenti il produttore, Edward Lempinen e uno dei protagonisti, lo scienziato siriano Ahmad Saddidin. La serata si aprirà con la proiezione del cortometraggio La Scelta di Quintino (Italia, 2017) di Gabriele Carletti che racconta l’«esilio» voluto da Quintino Corradini, 93 anni, in un maso tra i boschi della Val di Fiemme, per tenere vivo il ricordo dei suoi compagni partigiani impiccati e per non rinunciare ai suoi ideali.
La rassegna si concluderà il 17 maggio con Turkey on the Edge (Germania, 2017) del regista Imre Azem.
Un film che racconta la Turchia dopo il tentato golpe del luglio 2016: un Paese dove migliaia di persone - giornalisti, politici, scrittori, attivisti - sono state costrette alle dimissioni, oppure arrestate e processate dopo mesi con l’accusa di affiliazione a organizzazione terroristica, ma con prove scarse o inesistenti. Introdurrà il documentario la giornalista Fazila Mat di Cci-Obct e co-fondatrice della rivista Kaleydoskop.it. La rassegna è patrocinata da Amnesty International e del Trento Film Festival e promossa dal Centro per la Cooperazione Internazionale, dal Forum trentino per la Pace e per i diritti umani, dall’Università di Trento, dal Network Scholars at Risk e dall’Associazione Kaleydoskop.