Sergej Lebedev: Keller pubblica Il confine dell’oblio
Il romanzo di Lebedev continua il lavoro di scrittori come Aleksandr Solženicyn o Varlam Šalamov. Sono queste le parole che Der Spiegel dedica al romanzo “Il confine dell’oblio” di Sergej Lebedev in uscita nella seconda settimana di maggio per Keller Editore.
La storia è quella di un legame segreto tra il giovane protagonista del romanzo e il vicino di casa, un anziano silenzioso e cieco che pian piano prende il posto dei due nonni morti in guerra. Su di lui girano voci e sospetti ma nessuno conosce il suo passato e nemmeno al bambino, che un po’ lo teme, è dato di sapere qualcosa. Eppure quando la violenza politica scuote la Russia e i carri armati sono in strada per il golpe del 1991, il vecchio cieco sacrifica la propria vita per salvare quella del bambino.
Quello di Lebedev è un racconto inquietante e magnifico, dalla scrittura raffinata e ricca per un’opera di portata e profondità rare che evoca l’incredibile e violata bellezza di una terra in cui l’uomo, la macchina e la natura hanno collaborato nell’annichilimento di milioni di vite durante il secolo sovietico.
Tradotto in moltissime lingue, questo esordio (per il Wall Street Journak tra i dieci romanzi dell’anno pubblicati negli Stati Uniti) svela uno scrittore di grande talento letterario, con il passo e la potenza evocativa dei grandi scrittori russi.