Riccardo Sinigallia, ricomincio da canzoni di ‘Ciao cuore'
Un itinerario dettato dal tempo e dal cuore, tra canzoni, personaggi e racconti immaginati e vissuti. Torna in scena così, Riccardo Sinigallia, con un album intitolato 'Ciao Cuore', in uscita venerdì per Sugar, che racconta attraverso immagini e visioni di una realtà cinematografica, il suo modo di essere cantautore, destrutturato, fuori dagli schemi e con una percezione della forma canzone che va oltre la visione classica, come in un elaborato gioco di incastri e costruzioni. Come quando i bambini pescano da scatole di costruzioni diverse per montare il gioco come lo hanno in mente, andando oltre le regole delle istruzioni di montaggio messe diligentemente nero su bianco in ogni confezione. "Ho fatto mia una citazione di Carmelo Bene - racconta Sinigallia - il quale diceva che la volontà è sempre nefasta nell'arte. Non c'è mai una storia che si vuole raccontare per prima, ma semplicemente ce ne sono alcune che sopravvivono alle altre e che diventano canzoni. Con questo album ho superato un confine e questo per me significa un nuovo inizio". Sono passati quattro anni dal precedente lavoro da studio ('Per tutti') firmato da Sinigallia, precursore a modo suo di un modo di fare canzoni ricercate e che possono trovare spazio in quel pop, nel senso di popolare.
L'album si apre con le parole del poeta Franco Buffoni e che hanno trovato una casa sonora in 'So delle cose che so' ("So delle cose che so / e non ti posso spiegare / perché non esistono tutte le parole / esistono solo il tempo e la distanza / tra ciò che io so e tu dovrai") e prosegue attraverso una serie di fotografie che passano da pezzi come 'Niente mi fa come mi fai tu' ("Impossibile trovare una sostanza, una passione, un interesse, una necessità più effettiva e determinante di una persona con cui si stabilisce una fusione fisica e spirituale", dice il cantautore romano a proposito della canzone) e 'Backliner', lode a chi da dietro le quinte permette che la musica nasca e cresca, con fatica e cuore. "Le persone che ho incontrato e che si occupavano del 'dietro le quinte' - ha spiegato la voce delle nuove 'Dudù e 'Le donne di destra' - hanno avuto tutte un impatto su di me, da quando ero ragazzino, e tremavo come una foglia prima di un soundcheck, fino ad ora che continuo a tremare. Io stesso sono stato un backliner, ho avvolto cavi e preparato le aste, spostato le spie, sono stato attento che tutto fosse perfetto per chi doveva esibirsi. Questo è un omaggio a me stesso, - ha aggiunto - ma soprattutto a quelle figure che rimangono dietro le linee per svolgere un ruolo fondamentale e sempre un po' misterioso".
'Ciao cuore', oltre che il titolo dell'album, lo è anche del singolo che ha anticipato il lavoro al completo e che a un videoclip il cui protagonista è Valerio Mastrandrea. L'attore ha scritto anche un testo dedicato alla vicenda di Federico Aldrovandi e che ha ispirato Sinigallia per la la nuova 'Che male c'è'. Il nuovo album sarà anche il protagonista di un tour che riporterà sui palchi il cantautore romano a partire dal 17 gennaio (Torino, Hiroshima Mon Amour) e fino al 16 febbraio, con chiusura al Monk di Roma.