Alla Casa della Sat sei appuntamenti con il cinema
Torna la rassegna cinematografica del Trento Film Festival con il Laboratorio alpino e delle Dolomiti - Bene Unesco, allo Spazio Alpino della Casa della SAT, in via Manci 57 a Trento.
Sono previsti sei appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito, il giovedì, ad eccezione dell’ultimo, in programma di mercoledì. Le proiezioni avranno inizio alle 18.
Primo appuntamento giovedì 25 ottobre, alle 18, con il film La montagna di Ilio, di Michele Coppari e Francesca Zannoni (Italia, 2017 - 42’) che verrà introdotto da Roberto De Martin. Una storia di esplorazione e amicizia, di avventura e amore viscerale per le montagne.
Giovedì 8 novembre il film Madre dei nervi, di Mirko Giorgi e Alessandro Dardani (Italia, 2018 – 55’), presentato al Trento Film Festival 2018, che racconta la bella, commovente e allo stesso tempo affascinante storia di Alice, Lucia, Hana, Fliutra e Giselle, ragazze madri con gravi problemi di dipendenza dalla droga. Le protagoniste si trovano in cura nella Comunità Aurora di Venezia, dove seguono un protocollo terapeutico rigoroso, in cui sono previste anche attività outdoor come il trekking e l’arrampicata. Saranno presenti i registi Mirko Giorgi e Alessandro Dardani, l’educatore Massimo Galliazzo e una delle mamme protagoniste.
Giovedì 15 novembre Brenta Base Camp 2014, vecchie pareti, nuove visioni, di Marco Rauzi e Anna Sarcletti (Italia, 2015 - 45’), presentato al 63. Trento Film Festival 2015. Alla proiezione sarà presente il regista Marco Rauzi. A 150 anni dalla scoperta alpinistica delle Dolomiti di Brenta, Alessandro Beber con Alessandro Baù dà vita al Brenta Base Camp con l’obiettivo di aprire nuove vie d’arrampicata sulle pareti simbolo del Gruppo. In parete con i due alpinisti si alternano gli amici Simone Banal, Matteo Faletti, Jiri Leskovjan, Fabrizio Dellai, Claudia Mario e Matteo Baù.
Giovedì 22 novembre la fiction Mai più come prima (Italia, 2005 - 103’) di Giacomo Campiotti che comincia a Roma, dove Lorenzo, Giulia, Enrico, Martina, Fava e Max sono alle prese con gli esami di maturità. Vorrebbero andare al mare, ma finiscono in montagna. La maestosità e la bellezza delle Dolomiti ne sono lo sfondo. La scoperta della natura, della sua dolcezza, ma anche della sua potenza sono il mezzo attraverso il quale i ragazzi compiono la loro iniziazione, confrontandosi, per la prima volta, con importanti aspetti della vita, come il coraggio, il dolore, la responsabilità e la sessualità.
Giovedì 6 dicembre, ¿Y si te dijeran que puedes?, di Javier Alvaro Palomares (Spagna, 2017 - 65’) presentato al Trento Film Festival 2018. L’opera racconta la storia di Sergio, Bea, Gonzalo, Emilia e Fernando che soffrono di schizofrenia e non hanno nessuna esperienza con la montagna. L’associazione che si occupa di loro, insieme ai migliori alpinisti della Spagna, decide di tentare la scalata del mitico Naranjo di Bulnes.
Mercoledì 12 dicembre, Stella Polaris – Ulloriarsuaq, di Yatri Niehaus (Germania, 2017 - 86’) Premio Dolomiti patrimonio mondiale Unesco al Trento Film Festival 2018.
Il film ha come protagonista lo straordinario popolo Kalaalit della Groenlandia. Nel giro di qualche anno, il colonialismo, lo sviluppo del turismo, lo sfruttamento di risorse primarie del sottosuolo, l’incremento della pesca e le trasformazioni dell’ambiente a causa dei cambiamenti climatici, hanno drammaticamente modificato la cultura di questo popolo in uno stile di vita moderno, ma per evitare che le loro tradizioni si perdano per sempre, un gruppo di persone si è impegnato a conservare le tracce di questo mondo in via di estinzione.