Lo Josef Suk Piano Quartet alla Filarmonica
Lo Josef Suk Piano Quartet prende il suo nome da uno dei più grandi violinisti del XX secolo, nipote del compositore Josef Suk e pronipote di Antonín Dvorák: la denominazione venne proposta all’ensemble dalla Società Ceca di Musica da Camera e approvata da Marie Suková, la moglie di Suk.
Ospite della Società Filarmonica di Trento, lo «Josef Suk Piano Quartet» (Radim Kresta violino, Eva Krestová viola, Václav Petr violoncello, Václav Mácha pianoforte) si esibisce questa sera alla Sala della Filarmonica, ore 20.30 in brani di Wolfgang Amadeus Mozart (Quartetto con pianoforte KV478), Matteo D’Amico (Quartettssatz) e Antonín Dvorák (Quartetto per pianoforte op. 87). Fondato come trio nel 2007 dal violinista Radim Kresta, nel 2012 acquista la forma attuale di quartetto con pianoforte; la maturazione avviene alla scuola storica dei cameristi cechi: da Daniel Veis a a Ivan Moravec, Mirko Škampa e Michal Kanka.
L’affermazione internazionale giunge con la vittoria nel 2013 del «Premio Trio di Trieste», alla quale segue (nel 2016) l’affermazione alla «London Grand Virtuoso Competition». In Italia ha già riscosso notevoli successi: chiamato più volte al Teatro Verdi di Trieste, si è esibito ai Concerti del Quirinale, per Radio3 Rai, alla Biennale di Musica di Venezia, al Bologna Festival, sempre con grandi successi. Sull’onda dei premi guadagnati, l’ensemble ha intensificato significativamente l’attività concertistica in Europa e negli Stati Uniti.
Dopo il cd d’esordio con pagine di Fauré e Brahms (per Limen), ne è seguito un altro con brani di Mahler e Brahms, per Azzurra Music, quindi un terzo (per Supraphone) contenente musiche di Josef Suk e Dvorák. I quattro musicisti hanno trovato nel quartetto con pianoforte la loro formazione ideale: «Offre una vasta gamma di possibilità e di opportunità agli amanti della musica da camera - dicono - può gestire varie combinazioni cameristiche, dal duo al trio per archi o con pianoforte, può anche suonare come un’intera orchestra: molti lavori per questa formazione sono come sinfonie».