Gomorra da Napoli a Londra, il nuovo volto del male
Esterno notte, ha appena smesso di piovere nella realtà e nella finzione Napoli vista dal Vomero brilla come una pietra preziosa: Genny e Azzurra insieme, solidali come mai, girano una delle ultime scene della dodicesima e ultima puntata della quarta serie di Gomorra, si scambiano baci appassionati e promesse e la notizia è che sono ancora vivi. Niente sangue, niente violenza - qualcuno dietro le quinte chiede 'ma ora la butta di sotto?' - solo amore: ''Come sei bella', dice lui in vena di confessioni (''quello che ero prima bussa per uscire fuori, è una continua battaglia''), per poi chiosare ''la battaglia è finita''.
Ma a quale costo la pace? E quale pace? Nell'incontro con il cast al gran completo, nell'elegante ristorante che ospita la scena sul set agli sgoccioli per la serie che andrà in onda a marzo 2019 su Sky Atlantic, non si è saputo molto della trama della quarta stagione ma si è saputo comunque che non sarà l'ultima: ''stiamo già lavorando alla quinta, perchè, finita questa, abbiamo capito che c'erano ancora i margini per andare avanti'', dicono in coro Riccardo Tozzi di Cattleya (che la produce con Sky e Fandango in collaborazione con Beta Film) e Nils Hartmann responsabile delle produzioni originali di Sky.
''Questa sarà la stagione degli spaesamenti - spiega Tozzi - perchè i protagonisti non si troveranno più nei loro luoghi abituali e vivranno esperienze di grande intensità emotiva''. Genny eccolo qui, sopravvissuto alla morte dell'amico e fratello Ciro ''si deve adeguare ad un nuovo modello di male'', spiega Salvatore Esposito che è diventato grande insieme al suo personaggio. ''Insieme alla moglie Azzurra - dice Ivana Lotito che le dà il volto - iniziano ad intraprendere un nuovo business, si spostano su un terreno professionale diverso''. Li incontreremo quindi a Londra, ''che è la scelta ideale per spostare l'attenzione sul futuro del business europeo e mondiale. Una situazione in cui i personaggi si troveranno immersi nel male e nella consapevolezza che il male è ovunque. Poca violenza? Scuramente qui ci sarà anche una violenza diversa, fatta da personaggi che magari non uccidono direttamente ma portano le persone a suicidarsi''.
''Napoli comunque rimane protagonista assoluta - continua Salvatore - ora siamo al Vomero ma il cuore della serie rimane nella periferia, nelle stesse location degli anni passati abbiamo girato tanto anche lì. Ma Genny, appunto, sarà anche altrove''. Ancorato al territorio, come spiega Cristiana Dell'Anna, è invece il suo personaggio, Patrizia: ''che ama profondamente e in modo viscerale la sua terra e in questa serie più che mai''.
Chi è veramente altrove è Marco D'Amore che, morto il suo personaggio, Ciro, alla fine della terza stagione, ora è uscito di scena ma ha trovato una nuova collocazione dietro la macchina da presa nel nuovo ruolo di regista insieme a Francesca Comencini (che cura anche la supervisione artistica), Claudio Cupellini, Enrico Rosati e Ciro Visco. ''Io vivo questa serie - dice D'Amore - con grande sacralità, ogni scena, ogni momento deve avere una sua profondità. Ho rincorso e perseguito un elevato livello di epicità''. ''Con questa quarta serie - aggiunge Hartmann - Gomorra che negli ultimi 10 anni è nata ed ha vissuto della contaminazione e dell'evoluzione del gruppo, arriva alla sua maturità''.