Michele Segreto è il vincitore del «Fantasio»
È una «Bocca di rosa» muta, ma capace di raccontare con il suo silenzio il dramma di molte donne, «etichettate» come libere, comari o cagnette.
Un cartello giallo è l’unico segno di affetto e nostalgia per una primavera che se ne va lasciando tutto come prima - recita la splendida canzone di De André. A questa «Bocca di rosa» con il titolo Amore oppure amore di Michele Segreto (realizzata in scena da Martina Testa e Marta Zito) va il premio internazionale di regia teatrale Fantasio, arrivato alla sua 19ª edizione, organizzato da Estro Teatro, Gruppo teatrale Gianni Corradini e TeatroE e proposto giovedì e venerdì scorsi al teatro di Villazzano, con otto partecipanti che hanno presentato in quindici minuti il loro pensiero registico.
Un responso, quello della giuria tecnica (composta da Andrea Saitta, Riccardo Mallus, Roberto Marafante, Andrea Deanesi, Roberto Rinaldi, Paolo Ghezzi e Corrado Bungaro) che ha così motivato la scelta: «La giuria all’unanimità ha riscontrato nell’arco di entrambe le serate un’attenzione maggiore al lavoro di drammaturgia rispetto a quello specifico di regia, a cui il festival è dedicato. Preso atto di questo squilibrio, la giuria, vista la capacità di coordinare i diversi segni scenici dichiara vincitore Michele Segreto con lo spettacolo Amore oppure amore».
Un lavoro, quello di Michele Segreto, che ha fatto en plein con il premio della giuria giovani formata da allievi di Estro Teatro «per aver saputo portare in scena Bocca di Rosa coinvolgendo il pubblico; per la sua capacità di lasciare spunti di riflessione, per l’efficace utilizzo di diversi linguaggi; per aver mantenuto un teso equilibrio tra ironia ed emozione e per aver saputo onorare coerentemente il testo di De André».
Anche il pubblico lo ha premiato con una media di 8,68/10. Una festa del teatro, condotta dal direttore artistico Mirko Corradini, nata da un’idea di Gianni Corradini e Leonardo Franchini, che conferma l’importanza ed il valore della regia nell’economia di uno spettacolo e la positiva interazione che ogni volta si viene a creare fra i protagonisti della scena e gli spettatori, sempre caldi di applausi e di sostegno.