In Duomo il Concerto di Natale
Ventun anni fa, su iniziativa del Rotary Club Trentino Nord e del giornale l’Adige, nacque il sogno di riportare, dopo moltissimi anni, in coincidenza del Natale, la musica sacra, strumentale e corale nel Duomo di Trento, cuore della città e di tutti i cittadini.
Da allora il Concerto di Natale in Duomo è diventato una tradizione viva per il capoluogo e anche in questo 2018 si rinnova l’ appuntamento organizzato in collaborazione con il Conservatorio «Bonporti» di Trento.
Il «Concerto di Natale Magnificat» si terrà martedì 18 dicembre alle 20.30 e all’appuntamento di quest’anno il «Bonporti» contribuisce con due dei propri ensembles strumentali e vocali: l’Orchestra di Fiati, diretta da Marco Somadossi, ed il Coro da camera, diretto da Lorenzo Donati, cui si uniscono il Coro Marc’Antonio Ingegneri di Verona, diretto da Matteo Valbusa e i soprani Elena Di Marino e Seon Jeong Park.
Porteranno i loro saluti ai presenti l’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi, il presidente del cda dell’Adige Paolo Piccoli, il presidente del Rotary Club Trentino Nord Marco Franzinelli, il decano del Duomo monsignor Lodovico Maule e Paolo Delama responsabile dell’ufficio Musica Sacra della Curia.
«Le tre formazioni - spiega nelle note del concerto Gianni Ruffin del Bonporti - si cimenteranno in Duomo con significative composizioni di tre compositori anglosassoni della nostra epoca: gli americani Alfred Reed e Morten Lauridsen e l’inglese John Rutter».
Mistero, sacralità, stupore, senso di pace e fratellanza sono in effetti le dimensioni, assai connotate sul piano emotivo, che la parola «Natale» chiama in causa: dimensioni rispetto alle quali il ricorso alla musica appare una sorta d’implicita necessità, come testimonia direttamente il brano di Lauridsen, «O magnum mysterium», dedicato ad un tema centrale della festa natalizia, il mistero della natività.
«Di Reed - sottolinea Ruffin - viene presentata la composizione per banda sinfonica Russian Christmas Music, scritta nel 1944 per l’esecuzione in un concerto organizzato a Denver al fine di migliorare le relazioni fra Stati Uniti d’America ed Unione Sovietica. La commissione, comportante la presenza d’espliciti rinvii a musiche russe, fu esaudita da Reed attraverso il ricorso a brani natalizi del paese euroasiatico, i richiami ai quali sono inseriti in un movimento articolato in quattro sezioni, dominate via via da una carola del secolo XVI, un canto antifonale, un canto popolare e suggellate dal conclusivo, grandioso Coro della Cattedrale».
La composizione di John Rutter si rivolge invece ad un testo fra i più significativi del repertorio storico-musicale: il Magnificat che fu presentato alla «Carnegie Hall» di New York nel 1990 e si propone come una personale rivisitazione del testo sacro testimoniata fra l’altro dall’inserzione dell’antico poemetto inglese «Of a Rose, a lovely Rose». Questo alla luce della funzione da esso originariamente assunta, nel primo capitolo del Vangelo secondo Luca: quella di un canto di lode della giovane Maria, che ringrazia Dio per la liberazione del proprio popolo.
Il Rotary, come ormai da tradizione, raccoglierà durante la serata le offerte del pubblico destinate quest’anno sia alla mensa dei Capuccini a Trento sia a favore delle famiglie colpite nel Trentino dai recenti eventi meteorici calamitosi.