Dido Fontana + Zoe Lacchei oggi alla Boccanera Art Gallery arte per prendere la scossa
Fotografie da toccare (con materiali come legno e moquette) e disegni d’arte erotica giapponese rimixati in chiave occidentale. È la miscela esplosiva di «Didddo Touch Me!» + «Zoe Lacchei»: questa sera - dalle 18 alle 20 - la galleria d’arte Boccanera (in via Alto Adige 176, a Trento Nord) propone la nuova esposizione curata da Giorgia Lucchi che promette di essere l’evento più hot della stagione (e certamente più hot della Passione fredda dei mega-musei).
«Didddo - Touch Me!» è il nuovo progetto del fotografo trentino Dido Fontana che presenta per l’occasione nuove opere dove la fotografia incontra la scultura fondendosi in un mix di materiali. Dal marmo alla moquette, le immagini si arricchiscono di una nuova texture - ovviamente - provocatoria. Un viaggio oltre l’estetica: simboli e pittogrammi evocano stati di coscienza mentre memorie e desiderio sorprendono lo spettatore costretto al confronto con la propria parte animale.
Nelle sale però anche «Dido Fontana + Zoe Lacchei»: un lavoro a quattro mani. I Neo Shunga inediti di Lacchei - ispirati liberamente alle stampe erotiche giapponesi - sono un ritorno alle sue origini; allontanatasi dalla corrente pop-surrealista, Zoe si concentra maggiormente sul simbolico per sposare la fotografia di Dido Fontana. Il risultato è una sequenza di lussuriose scene, di lavori fotografici e grafici con arditi incastri che si muovono tra tradizione e futuro, che nascono da Dido + Zoe.
Non è finita: oggi alla Boccanera ci sarà anche la presentazione di «From the Love of Truth»: seguendo la sua natura crossover tra moda, comunicazione, ed editoria di Dido Fontana.
Dido Fontana, fotografo, nativo di Mezzolombardo, vive in Trentino a Borgo Valsugana a un passo dal fiume Brenta e lavora nel mondo. Apprezzato fotografo di moda e costume (memorabili i suoi set per Playboy Italia), è un vero esploratore del desiderio e della sensualità cosmopolita urbana contemporanea. Non ritocca le foto perchè - dice - «la realtà è di per sè troppo interessante». Il suo stile è stato definito anti-fashion e neo-barocco e nella sua produzione recente insegue le partecipazioni a progetti collettivi e personali in Europa e negli Stati Uniti, sovrapponendole alle commissioni ottenute dal mondo della moda, della comunicazione e dell’editoria.
Si tratta complessivamente di una produzione molto ampia in cui i due ambiti, quello più specificatamente creativo e quello commerciale, si confondono lasciando emergere una creatività onnivora ed una spiccata personalità fotografica, sia per quanto riguarda l’interpretazione del mezzo che per la definizione del soggetto.
Zoe Lacchei è una popolare artista italiana conosciuta in tutto il mondo, cresciuta in una piccola e quieta città vicino Roma. Dal 2017 vive e lavora in Trentino (a Borgo Valsugana, non lontano dal fiume Brenta).
Dopo il liceo, invece che seguire regolari studi accademici, si è focalizzata sullo studio dei soggetti che ama maggiormente, come l’anatomia umana e la cultura giapponese. Quest’ultima ha avuto un enorme influenza su di lei: semplicemente adora il Giappone, con le sue contraddizioni e stranezze, con il suo grande senso dell’immagine così tradizionale e allo stesso tempo moderna data da Manga, Anime e Videogiochi. Lavora alla creazione di Character Designs per fumetti e videogiochi senza mai firmarne nessuna con il suo nome.
Nell’aprile 2004 crea 13 illustrazioni per il Disco D’Oro di Marilyn Manson (per “The Golden Age of Grotesque”) contenute nel portfolio “Metamorphosis - The Art of Zoe Lacchei”. Eclettica, passionale, Zoe Lacchei ha pubblicato svariati lavori e ha preso parte a numerose mostre. Il suo stile inconfondibile è una fusione di diverse tecniche e materiali tradizionali.
Oggi, dalle 18 in poi, alla Boccanera Gallery, assisteremo al cocktail micidiale. Brividi sulla pelle e scosse al sistema nervoso. Promette bene.