Il ritorno in tv di Raffaella
«Ho un’età, cazzarola, tutti aspettano che canti e balli, ma io non ho più voglia di farlo. Ho lavorato tutta la vita, ho avuto soddisfazioni più grandi di quelle che mi aspettassi, ho avuto momenti di tv straordinari come Canzonissima con Corrado o Milleluci con Mina, e non è che senta il bisogno di tornare in tv, si sta bene anche senza di me» dice Raffaella Carrà, che si è lasciata convincere dal direttore di Rai3 Stefano Coletta a condurre un nuovo programma.
Raffa, 75 anni, e una voglia dichiarata di «fuggire da situazioni di ansia e stress», da giovedì 4 aprile alle 21.20 sulla terza rete Rai torna con una trasmissione di incontri con grandi protagonisti del nostro tempo. Si intitola “A raccontare comincia tu” e vede la Carrà dialogare, anche con molto umorismo, con Fiorello, Sophia Loren, il giocatore della Juventus Leonardo Bonucci, il maestro Riccardo Muti, il regista Paolo Sorrentino e Maria De Filippi.
«Mi sono lasciata convincere per la curiosità che sempre mi guida» Nell’intervista con Sophia Loren, che è andata a cercare nella sua meravigliosa villa sul lago di Ginevra, la Carrà ha punzecchiato la star del cinema a proposito dell’amore di Cary Grant nei suoi confronti, che lei però ha voluto smentire.
Con Fiorello tutto molto divertente, i due nel corso della puntata hanno anche scherzato tentando, sul divano, un tuca-tuca da anziani. Di Sorrentino racconta di «essere andata a sgridarlo per aver utilizzato il remix di «A far l’amore» per la scena iniziale de «La grande bellezza», proprio io che non vado mai alle feste».
La Carrà tornare a intrecciare il filo con il suo pubblico dal punto di vista del racconto umano, qualcosa che la ballerina di «Io Agata e tu» coltiva da sempre, dalle telefonate ad esempio dello storico «Pronto Raffaella». Ed è per questo che Coletta ha cercato l’artista. «Credo molto nell’impianto generalista della tv, il modello di intrattenimento della Carrà è coerente dentro questa Rai3, perché attraverso la sua umanità esce fuori un racconto della realtà in linea con la linea editoriale» ha detto Coletta. Per questo ciclo di interviste (un format spagnolo dal titolo «Mi casa es la tuya» prodotto con Ballandi Arts), Raffaella Carrà ha ricevuto anche un “no”: «Roberto Benigni, peccato, mi sarei divertita molto», ammette.
Raffaella, che viaggia molto, si riposa altrettanto, definendosi ora «una persona serena e tranquilla, che evita lo stress», guarda anche la tv di oggi, inflazionata però «da tanti sequel che dimostrano come si cerchi di rischiare il meno possibile». Una cosa non guarda mai - «e glielo dirò di persona» a Maria De Filippi - è «Uomini e donne».
In questi anni dice di non aver capito perché Rai1 non le abbia chiesto di rifare un programma glorioso come «Carramba». «Quella trasmissione è incancellabile. Tutti i racconti di quelle famiglie, costrette ad emigrare per lavorare: è la nostra storia, vera e di sofferenza. Per questo penso che bisognerebbe ricordarcene quando parliamo dei migranti che vogliono arrivare qui».