Morgan sfrattato dalla villa di Monza Vittorio Sgarbi gli trova casa nella sede comunale di Sutri
Vittorio Sgarbi - neo presidente del Mart, ma anche parlamentare e sindaco di un paese nel Viterbese - trova casa a Morgan. Lo storico e critico d’arte ha messo a disposizione del musicista il secondo piano di Palazzo Savorelli a Sutri, la cittadina della Tuscia di cui Sgarbi è sindaco dallo scorso anno.
Il Palazzo, che ha una storia secolare - spiega una nota -, è immerso in un grande parco ed ospita attualmente le iniziative culturali promosse da Sgarbi.
«Ho impartito le necessarie direttive ai miei uffici - spiega Sgarbi - perché, almeno fino alla scadenza del mio mandato (tra 4 anni) Palazzo Savorelli possa ospitare lo studio di Morgan. Qui potrà trasferirsi già nei prossimi giorni. L’arte e la creatività vanno sostenute in maniera concreta. Qui Morgan potrà insegnare il suo magistero ai giovani sensibili alla musica».
Contestualmente Sgarbi chiede al governo di apporre un vincolo sulla casa di Monza andata all’asta e dalla quale Morgan è stato sfrattato alcuni giorni fa: «Quella di Morgan è una casa museo».
Perché l’altroieri Morgan è stato sfrattato, non senza tensioni. È andato via su un’auto scura, gli occhiali da sole e il sorriso dopo aver sfogato tutta la sua rabbia Marco Castoldi, alias Morgan, «l’ultimo bohemien» come lui stesso si è definito, costretto a lasciare la sua abitazione di Monza pignorata questa mattina, alla presenza dell’ufficiale giudiziario e della Polizia di Stato.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Monza, è conseguenza delle richieste di risarcimento a fronte del mancato pagamento degli alimenti alla figlia, da parte dell’ex moglie Asia Argento, che il cantautore ha definito «spietata».
Attorniato da cronisti e qualche amico, Morgan stamane ha sperato fino all’ultimo in un ulteriore rinvio, dopo quello concesso lo scorso 14 giugno quando si era sentito male poco prima di lasciare casa.
Poi, quando l’ufficiale giudiziario e le forze di Polizia in borghese hanno varcato l’ingresso, per qualche minuto ha perso la calma. «Sono venuti a portare fuori con la forza persone che non vogliono lasciare la loro abitazione», ha urlato il cantante ai pubblici ufficiali deputati all’esecuzione del provvedimento, «se capitasse a vostro padre o vostro figlio non avreste questa faccia», ha aggiunto. «Questa è la legge ma non è giustizia, la giustizia è un’altra cosa», ha detto, dicendosi pronto a battagliare al fianco di coloro che sono nella sua stessa situazione.
L’ex frontman dei «Bluvertigo» non ha risparmiato neppure i colleghi che, a suo dire, lo avrebbero lasciato solo: «Da Vasco a Ligabue, a Jovanotti, hanno come priorità il loro disco, come se al mondo importasse», sottolineando di aver dato «soldi a tutti». Lasciare la sua abitazione, come deciso da una sentenza del Tribunale dopo la causa avviata da Asia Argento, per Morgan significa «dover elaborare una nuova sofferenza come si elabora un lutto, con forza e statura morale», aveva detto solo ieri, quando ha anche reso noto di aver chattato su whatsapp con la persona che entrerà nella sua casa.
Ieri, ha detto, il nuovo inquilino «aveva impegni improrogabili e non abbiamo potuto parlare», quando per lui «sarebbe stato più semplice elaborare la cosa se ci fossi riuscito». Il cantante, prima di montare in auto e rassegnarsi alla decisione del Tribunale, ha detto di aver trascorso l’ultima notte scrivendo due canzoni, una dai titolo «la casa».