Elle Fanning fa la cantante "E' la mia passione, potevo avere una mia carriera"
«Cantare è sempre stata la mia segreta passione. Non ho mai davvero studiato, ma cantavo in giro per casa sin da ragazzina. Si, confesso, sognavo di diventare una popstar».
Capelli biondissimi, abito da bambola a fiori e righine, ma tacchi altissimi rosso fuoco, quasi una moderna e sofisticatissima Alice nel paese delle meraviglie, Elle Fanning è la star al 49° Giffoni Film Festival. Ventuno anni e già una solidissima carriera (tanto da essere chiamata anche nella blasonata giuria di Cannes), arriva per presentare in anteprima Teen Spirits - A un passo dal sogno, film opera prima di Max Minghella, figlio dello scomparso Antony, distribuito in Italia da Notorius Pictures dal 29 agosto. Prodotto da Fred Berger, il «papà» di «La la land», interpretato anche da Zlatko Buric, Agnieszka Grochowszka, Rebecca Hall, Clara Rugaard, il film è per la Fanning una prova doppia.
La vediamo infatti nei panni di Violet, sedicenne di origine polacca sull’isola di Wight, che sogna di fare la cantante e vive da sola con sua madre che ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Le audizioni per un talent show, Teen Star, potrebbero essere la sua grande occasione. Mentre l’attrice, per tutto il film, rivela un talento da cantante sconosciuto al grande pubblico interpretando tutte le canzoni.
«E’ stata una prova molto difficile per me», confessa la Fanning, che per questo ruolo si è fatta avanti da sola, dopo aver letto sui social della ricerca del regista. «Ho sempre amato cantare - dice - ma non sono una professionista. Da piccola adoravo Grease, sapevo a memoria tutte le canzoni di Sandy e le rifacevo davanti allo specchio. Prima delle riprese mi sono allenata con un vocal coach per tre mesi - prosegue - è stata la prima volta che studiavo canto e mi sono sorpresa ogni volta a risentirmi per come crescevo nell’uso della voce. Anche se - aggiunge - cantare ti rende vulnerabile, ti mette più a nudo della recitazione, perché nelle performance live hai un riscontro immediato che facendo cinema non avevo ancora sperimentato».
In qualche modo, il suo percorso sul set è stato quello di Violet nella storia. «Lei è un’outsider - dice - Deve trovare il coraggio per partecipare alle audizioni del talent. Nel film seguiamo proprio questo suo percorso di crescita e come riesce a trovare il coraggio e superare le difficoltà. Oltre al canto siamo simili nella determinazione ad andare avanti e nel seguire la nostra passione nonostante i no e i rifiuti. E mi piace il fatto che non cambi per piacere agli altri. Vuole essere apprezzata per quello che è. Un bel messaggio anche per i ragazzi che vedranno la sua storia qui a Giffoni».
Innamorata dell’Italia, l’ha scoperta anche grazie a uno dei tanti maestri che l’hanno diretta, come Francis Ford Coppola. «Sono stata nella sua casa in Basilicata - racconta - Ogni sera, grandi cene con amici. Da lui ho imparato a cucinare la pasta, ma anche il vostro senso della famiglia, dello stare tutti insieme».
L’altro maestro è Woody Allen che l’ha diretta nell’atteso Molly. «Ogni regista ha i suoi metodi e ti insegna qualcosa - risponde - Come attori e perfomer noi cerchiamo di adattarci, di essere curiosi».
Ma dopo Teen Spirits, ci possiamo aspettare un suo futuro anche nella musica? «Per ora non ho ancora ricevuto proposte di duetti - ride - Ma se dovessero arrivare accetterei sicuramente».