Oggi a Trento la Haydn con Dantone sul podio fra Gluck e Mozart
Stasera a Trento (Auditorium, ore 20.30) sale sul podio dell’Orchestra Haydn il famoso direttore Ottavio Dantone, uno degli esperti più accreditati sulla scena internazionale nel campo dell’interpretazione filologica del repertorio barocco e classico.
Il programma «Danza delle Furie» e «Danza degli spiriti beati» da «Orphée et Eurydice» di Christoph Willibald Gluck, seguite dalla Sinfonia Hob. I: 80 di Joseph Haydn e dalla Sinfonia n. 29 K 201 di Wolfgang Amadeus Mozart. Il programma sarà portato in tournée il 21 novembre a Milano, al Teatro Dal Verme, quindi il 22 al Sociale di Como per concludere il 23, nuovamente al Dal Verme.
L’Orfeo di Gluck è l’esito più notevole della “riforma” dell’opera seria messa in atto dal compositore e dal librettista Ranieri de’ Calzabigi: vi trovano maggiore rilievo il coro e l’orchestra, che nell’opera di matrice metastasiana erano messi in ombra dal virtuoso solista. Con Gluck gli interventi orchestrali non sono più dei semplici incisi tra due arie, ma diventano mezzi per condurre l’ascoltatore dentro il dramma narrato; ne sono un esempio significativo i brani in programma. La Sinfonia 80 di Haydn (1783-1784) si apre con un motivo tratto dall’Hallelujah gregoriano, trattato e camuffato con grande maestria; la scrittura complessiva è semplice e chiara, ispirata ai canoni del migliore classicismo. Datata al 1774, la Sinfonia n. 29 (al pari della K200 e della K183) costituisce un’autentica rivoluzione nella produzione di Mozart: oltre alla partizione in quattro movimenti in luogo dei consueti tre, il compositore abbandona i contrasti di matrice italiana per avvicinarsi alle più significative tendenze contemporanee, Haydn in primis.
Nato a Cerignola (Foggia) nel 1960, Ottavio Dantone si è diplomato in organo e in clavicembalo al Conservatorio «Verdi» di Milano. Nel 1985 ha ottenuto il premio di basso continuo al Concorso di Parigi e nel 1986 è stato premiato al Concorso di Bruges, primo italiano ad aver ottenuto tali riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico. Dal 1996 è il direttore musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna, orchestra da camera con la quale collabora già dal 1989. Ora affianca alla sua attività di solista e di camerista quella di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio al periodo classico e romantico.