La collina di Pivano e De André nel monologo di Maura Pettorruso
Giovedì 9 gennaio, a pochi giorni dal ventunesimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De André (11 gennaio 1999), TrentoSpettacoli riporta al Teatro San Marco «Dormono tutti sulla collina», monologo di e con Maura Pettorruso ispirato alla vita di Fernanda Pivano con musiche tratte dall’album “Non al denaro, non all’amore, né al cielo” del cantautore genovese.
Sul palco del San Marco, Maura Pettorruso sarà accompagnata da Massimo Lazzeri (voce, chitarra e ukulele) e Daniele Filosi (chitarra).
Era il 1930 quando Cesare Pavese, assetato di conoscenza e sempre alla ricerca di nuove realtà, si faceva mandare dagli Stati Uniti la Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters. Qualche anno dopo Fernanda Pivano, allora allieva di Pavese che avrebbe poi tradotto in italiano i più grandi autori della nuova cultura americana, riceve il libro, inizia a tradurlo e se ne innamora perdutamente. È l’inizio di una storia incredibile, che sembrerebbe un meraviglioso romanzo se non fosse vera, vissuta da una grande protagonista, “Nanda”, e dai suoi straordinari compagni di viaggio: lo stesso Pavese, Ernest Hemingway, conosciuto a Cortina e mai più dimenticato, Allen Ginsberg e la beat generation emergente.
Una storia bellissima che non può che avere come trama musicale la trasposizione della stessa Antologia di Spoon River ad opera di uno dei più grandi musicisti italiani, Fabrizio De André. «Non al denaro, non all’amore, né al cielo», la poetica e affascinante trasposizione musicale di alcune poesie dell’immensa opera di Masters. Lo spettacolo è in calendario alle ore 21. Il biglietto costa 10 euro ed è in prevendita online su www.teatrosanmarco.it.
Maura Pettorruso (Torino, 1975), diplomata alla Scuola Teatranza ArteDrama di Moncalieri, dal 1998 lavora con numerose compagnie e diverse produzioni in Piemonte e in Trentino - Alto Adige. Come drammaturga, nel 2012 scrive l’adattamento teatrale di «Il deserto dei Tartari» di Dino Buzzati, nel 2015 di «Addio alle Armi» di Ernest Hemingway di cui firma anche la regia. È fondatrice e presidente dello Spazio Off di Trento.