"Odio l'estate": il ritorno di Aldo, Giovanni & Giacomo
Aldo, Giovanni & Giacomo con 'Odio l'estate' di Massimo Venier, in sala dal 30 gennaio con Medusa in 500 copie, tornano al passato in una commedia agrodolce che fa ridere e commuove. Una sorta di sequel ideale di 'Tre uomini e una gamba' ventitré anni dopo con Aldo, Giovanni e Giacomo più maturi con tanto di moglie e figli.
Questa la storia del loro decimo film. Il caso vuole che Aldo, Giovanni e Giacomo si ritrovino con le rispettive famiglie ad aver affittato per sbaglio la stessa villa in una località di mare. L'istinto iniziale è quello di litigare e rivendicare ognuno i propri diritti sulla casa, ma alla fine prevale la soluzione di convivere alla meglio nella villa che, tra l'altro, si presta perché è molto grande. E così inizia la loro folle vacanza nel segno della differenza.
Aldo, il più naif del gruppo. è un impiegato assenteista e terrone appassionato di Massimo Ranieri, con un cane di nome Brian, una moglie extralarge (Maria Di Biase) con la quale consuma frequenti e rumorosi rapporti sessuali e tre figli. C'è poi Giacomo, dentista di successo, il più ricco del gruppo, con moglie non proprio simpatica (Lucia Mascino) e figlio adolescente problematico e, infine, Giovanni, l'uomo più pignolo di tutti, negozio fallimentare di forniture per calzolai, sposato con Paola (Carlotta Natoli) da cui ha avuto una figlia molto bella ormai adolescente. Il tutto per una miscela esplosiva di coesistenza coatta che però tirerà fuori in questa famiglia allargata e interclasse un'inaspettata amicizia e grande umanità.
Nel film due straordinari camei. Quello di Massimo Ranieri, nei panni di se stesso, che coinvolge durante un suo concerto Aldo Baglio, suo fan da sempre, e soprattutto quello di Michele Placido nei panni di un maresciallo dei carabinieri furbetto e scansafatiche, sempre pronto a correre a casa dalla moglie per mangiare la pastasciutta.
Il film è stato girato per una piccola parte a Milano, ma principalmente in Puglia, tra Bari, Mola di Bari e Parchitello.
"Se si pensa bene Odio l'estate - spiega il regista milanese che ha esordito proprio con 'Tre uomini e una gamba' nel 1997 - racconta una storia che smentisce in qualche modo il titolo.
Volevo raccontare una fase della vita in cui le vacanze più che un godimento diventano una noia. E questo cercando quell'autenticità e umanità che ho sempre trovato in Aldo, Giovanni e Giacomo".
Spiega invece Giacomo come siano del tutto casuali alcuni riferimenti politici del film come la spiaggia del Papeete: "Siamo fondamentalmente apolitici, noi amiamo più raccontare le tipologie umane che in questo lavoro ci sono tutte".
E sempre Giacomo sulla comicità del trio: "Non abbiamo certo una formula, ma la nostra comicità rispetta un po' il nostro modo di vedere le cose. compresa la difficoltà dei rapporti con le persone. Comunque nulla di autobiografico, ma solo il nostro modo di essere". Belle le musiche di Brunori Sas.